• 22 Novembre 2024 01:45

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Crociere. I passeggeri continuano a sentirsi sicuri

Sondaggio di MSC Crociere. Attesa al Seatrade per il destino di Costa

 

L’incidente di Costa Concordia sembra non aver intaccato la percezione sulla sicurezza a bordo delle navi da crociera. Almeno nel breve periodo.

È quanto emerge da un sondaggio commissionato da MSC Crociere alla società di ricerche di mercato Interactive. La ricerca, condotta via web tra il 3 e il 14 febbraio su un campione di 2.524 intervistati in Italia, Germania, Francia e Spagna registra che il 78,5% dei vacanzieri ritiene il viaggio in crociera sicuro. Percentuale che sale all’84% se si fa riferimento al solo mercato italiano e al 98% tra chi ha già effettuato almeno una crociera.

Altro dato confortante per il comparto, è che il 55% dei vacanzieri italiani ha affermato di essere pronto a partire in crociera entro i prossimi 12 mesi. Cifra che sale all’83% se consideriamo chi ha già fatto almeno una crociera”, commenta Domenico Pellegrino, Managing Director di MSC Crociere.

MSC, d’altronde, sembra non aver registrato difficoltà a causa dei recenti eventi. L’andamento della stagione invernale è stato più che positivo con il raggiungimento dei volumi attesi e una crescita, riferita al mercato italiano, che ha raggiunto il 19%.

“In relazione alle previsioni per la stagione estiva 2012” continua Pellegrino “siamo convinti che si stia definitivamente uscendo dalla fase di rallentamento delle prenotazioni verificatasi alla fine di gennaio, che possiamo classificare quindi come un rinvio della decisione di acquisto, rispetto alle dinamiche tradizionali, e non certo alla rinuncia del viaggio in crociera”.

Meno fiduciosa la situazione dell’altro player tricolore, Costa Crociere, che con l’incidente dell’Allegra vede addensarsi nubi sempre più scure sul suo futuro. In un comparto che nell’insieme vede una diminuzione delle prenotazioni tra il 15 e il 22% cresce l’attesa per quanto accadrà dal prossimo 12 marzo al Seatrade di Miami. Durante il più importante appuntamento per il settore, Carnival Cruise, proprietaria del marchio italiano, comunicherà, infatti, le scelte strategiche da cui si potrà capire il destino della compagnia italiana.

Tra le ipotesi circolate in questi giorni, la possibilità, appena terminata la fase di emergenza, di un cambio al vertice con l’arrivo di manager a stelle e strisce o, addirittura, la cancellazione stessa del marchio attraverso un’operazione di “rebranding” dagli esiti imprevedibili.

Ciò che è certo è che Costa, nell’ambito di un impero da 14,5 miliardi di dollari, è un tassello fondamentale con un fatturato pari a 2,9 miliardi di euro. Una cifra enorme capace di trascinare con se parte dell’economia del territorio genovese. “Esprimiamo stima e considerazione a tutti i collaboratori e dipendenti di Costa Crociere” ha sottolineato il presidente della Provincia, Alessandro Repetto, in una lettera-appello inviata a Pierluigi Foschi, e trasmessa anche al ministro dell’Economia, Corrado Passera. “Il marchio Costa nel settore marittimo e crocieristico – ha scritto – va difeso quale garanzia di eccellenza e orgoglio nazionale”. Se dovesse mai scomparire, “la ricaduta occupazionale sarebbe drammatica su tutto il nostro territorio, non solo genovese e ligure, ma anche nazionale”.