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Crociere, la Calabria sceglie il mercato di nicchia

DiVincenzo Bustelli

Mar 12, 2013

Presentato il programma 2013 di Corigliano porto, 3 approdi per Costa Voyager

L’obiettivo è raggiungere 50/80 mila passeggeri entro i prossimi anni, puntando su quel mercato di nicchia caratterizzato da una capacità di spesa sul territorio superiore a quella delle crociere di massa. La Calabria fa sul serio e cerca la propria strada nel ricco mercato crocieristico puntando più sulla qualità delle piccole medie navi di lusso che sulla quantità dei “villaggi galleggianti”. È la strategia emersa alla presentazione del calendario crocieristico 2013 del porto di Corigliano, una delle quattro realtà portuali, insieme a Reggio Calabria, Vibo Valentia e Crotone, individuate nell’ambito del “Master Plan Portuale” come punti di riferimento per il settore passeggeri. Per lo scalo di Corigliano spiccano, in particolare, i 3 scali della Costa Voyager,  la più grande delle navi attraccate finora, con 1.000 passeggeri e 550 membri di equipaggio

“Siamo impegnati, assieme agli enti locali – ha sottolineato la Vicepresidente Antonella Stasi – a supportare la conoscibilità e l’immagine del territorio con iniziative di comunicazione nei canali specialistici quali ad esempio la partecipazione ad importanti manifestazioni fieristiche settoriali ed iniziative di incoming in favore degli opinion maker delle compagnie di navigazione. L’obiettivo è quello di stimolare le realtà locali per incrementare la cultura turistica tra i cittadini e tra i commercianti, mettere in sinergia il territorio”.

È anche per questo che la Regione ha inteso promuovere un Protocollo d’intesa con l’Autorità Portuale di Gioia Tauro, la Capitaneria di Porto di Reggio Calabria, la Capitaneria di Porto di Vibo Valentia, per creare una rete di collaborazione con Comuni, Province e Camere di Commercio per accrescere ulteriormente l’immagine e la riconoscibilità della Regione, rilanciando sui mercati turistici nazionali ed internazionali il “Prodotto Calabria”, e sviluppare importanti accordi commerciali con compagnie di crociera, che prevedano l’attracco di navi nelle infrastrutture portuali del territorio.