• 5 Marzo 2025 21:00

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Crociere, presentata la stagione a Venezia e Chioggia, nel 2025 numeri in crescita con 644.000 passeggeri e 514 scali previsti

Venezia – Prende il via la stagione crocieristica 2025 a Venezia e Chioggia, che quest’anno si aprirà ufficialmente il prossimo 22 marzo con l’arrivo della Viking Star a Fusina. Le prospettive vedono la conferma di Venezia come scalo privilegiato per il turismo crocieristico di lusso, mentre Chioggia si dimostra destinazione di nicchia per un’offerta turistica che comprende itinerari personalizzati ed originali.

La stagione è stata presentata ufficialmente oggi presso la sede di Venezia Terminal Passeggeri (VTP) dal Presidente e AD Fabrizio Spagna nel corso di una conferenza stampa alla presenza di Edoardo Rixi, Vice Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, e con la partecipazione di Elisa De Berti, Vicepresidente della Regione del Veneto e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Fulvio Lino Di Blasio, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale e Commissario Straordinario per le crociere a Venezia, Contrammiraglio (CP) Filippo Marini, Direttore Marittimo del Veneto e Comandante del Porto di Venezia, Roberto Rossetto, Presidente dell’Autorità per la Laguna di Venezia, Andrea Tomaello, Vice Sindaco del Comune di Venezia.

Nel complesso, la stagione negli scali di Venezia e Chioggia vede un incremento stimato a 644.000 dei passeggeri movimentati, in crescita rispetto ai 634.000 registrati nel 2024, e 514 scali previsti (492 lo scorso anno). Le compagnie crocieristiche oceaniche che scaleranno in Laguna, passeranno da 21 a 25, e le navi posizionate toccheranno le 50 unità, erano 45 lo scorso anno, di cui 4 per la prima volta a Venezia. Confermati inoltre i numeri relativi alle crociere in modalità “Home Port” che, anche quest’anno, supereranno il 95% del totale. Da sottolineare inoltre come il solo segmento delle navi di alta gamma farà registrare un incremento degli scali pari al +16% rispetto alla precedente stagione.

Il 2025 sarà inoltre il primo anno in cui il nuovo terminal di Fusina a Venezia sarà pienamente operativo per tutti i 12 mesi, grazie alla Capitaneria di porto che – in seguito al dragaggio effettuato dall’AdSP – ha prontamente aggiornato l’Ordinanza revocando il vincolo che limitava l’ormeggio di navi superiori ai 210 metri presso l’accosto Fusina 4, quando un’unità era già ormeggiata a Fusina 3.

A seguito dell’investimento di circa 5 milioni di euro interamente operato da VTP per la sua realizzazione, Fusina si conferma terminal temporaneo destinato alle navi del segmento luxury, a dimostrazione di come il mercato stia apprezzando i servizi e l’operatività dedicata garantiti da VTP.

Il piano di approdi diffusi comprende, oltre a Fusina, scali nell’area di Porto Marghera (banchine Liguria e Lombardia), e presso gli accosti a San Basilio e alla Marittima (per le navi fino alle 25mila tonnellate di stazza come previsto dal DL 103/21).

Sul fronte infrastrutturale, per dotare i porti della Laguna di installazioni e tecnologie all’avanguardia e incrementare i servizi per i passeggeri attirando dunque un turismo di qualità, per il periodo 2025-2036 Venezia Terminal Passeggeri ha programmato investimenti pari a 28,6 milioni di euro. I fondi, in parte già previsti all’interno dell’atto di concessione demaniale suppletivo firmato lo scorso dicembre con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, serviranno principalmente a completare i servizi nel terminal di Fusina, approntare le infrastrutture necessarie all’utilizzo del terminal canale Nord quando sarà disponibile (in particolare per interventi su viabilità e strutture di accoglienza), adeguare le infrastrutture di Marittima al nuovo naviglio con accesso dal Canale Vittorio Emanuele III, oltre a rafforzare ulteriormente i servizi di safety e security.

Edoardo Rixi, Vice Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, ha dichiarato: “Venezia sta attraversando una fase di profonda trasformazione. Il Mit ha deciso di sostenere con forza il suo sviluppo, investendo risorse per quasi 400 milioni di euro. Lo scalo è anche un importante terminal delle autostrade del mare. Riteniamo che sia essenziale garantire la continuità, e la riforma portuale sarà il motore che guiderà questo processo”.

Elisa De Berti, Vicepresidente della Regione del Veneto e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti, ha dichiarato: “I numeri in crescita della stagione crocieristica rappresentano un segnale positivo per il nostro territorio, confermando la centralità del Veneto nel panorama del turismo crocieristico internazionale. Il sistema portuale è stato capace di adattarsi alle nuove sfide, coniugando sviluppo economico e sostenibilità.  

L’operatività a pieno regime del terminal di Fusina e gli investimenti previsti da Venezia Terminal Passeggeri sono il segno concreto di una strategia di lungo periodo volta a migliorare le infrastrutture e l’accoglienza, offrendo servizi di alta qualità ai passeggeri e alle compagnie di navigazione.

Come Regione, continueremo a sostenere ogni iniziativa che valorizzi e consolidi i porti di Venezia e Chioggia, garantendo al contempo il rispetto e la tutela di un patrimonio unico al mondo come la Laguna di Venezia”.

Fabrizio Spagna, Presidente e AD di Venezia Terminal Passeggeri S.p.A, ha sottolineato: “L’impegno e la perseveranza per la costruzione di un nuovo modello di crocieristica diffusa, compatibile con la città e con il traffico merci, sta cominciando a mostrare i primi risultati. Come Venezia Terminal Passeggeri siamo determinati, anche in virtù del nuovo orizzonte temporale al 2036, a rilanciare il ruolo di Venezia e Chioggia come scali privilegiati per un turismo crocieristico sostenibile e moderno, che possa garantire una gestione efficiente dei flussi e salvaguardare l’equilibrio della Laguna.

Un impegno dimostrato anche dal nostro piano di investimenti pluriennale che prevede interventi volti principalmente a migliorare le infrastrutture dotandole di servizi sempre più moderni. Il nostro impegno per incrementare l’arrivo di navi e passeggeri del segmento luxury farà segnare nel 2025 una crescita del 16% degli scali di navi di questo comparto, confermando la capacità di VTP e di tutto il sistema portuale di contribuire al cambiamento del paradigma crocieristico creando così ulteriore valore aggiunto per tutto il tessuto economico-sociale regionale. Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto che ci permette di gettare le basi per essere ancora più competitivi e attrattivi verso una selezionata platea di navi e passeggeri come Venezia merita”.

Fulvio Lino Di Blasio, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale e Commissario Straordinario per le crociere a Venezia, ha dichiarato: “Con la stagione 2025 consolideremo una tendenza alla crescita nel settore che ci ha consentito di raggiungere nel 2024 quasi 600 mila passeggeri partendo dallo stop assoluto del traffico crocieristico in laguna del 2021. Risultati rilevanti frutto di un importante lavoro svolto dall’Autorità e dalla struttura commissariale, in collaborazione con tutti gli attori in gioco – in primis il MIT, la Capitaneria di Porto (che è sempre stata al ostro fianco in modo risolutivo), l’Autorità per la Laguna, le Forze dell’ordine operanti in porto, l’Agenzia delle dogane, i comuni di Venezia e di Chioggia, VTP e i servizi tecnico nautici -, che hanno operato nel quadro di una visione nuova di industria crocieristica più sostenibile e più attenta alle esigenze del territorio di riferimento, applicando un approccio scientifico alla risoluzione dei problemi.

L’orizzonte biennale del cronoprogramma governativo per la conclusione delle opere commissariali ci impone di continuare a lavorare con ritmi serrati per arrivare alla realizzazione della nuova stazione passeggeri sita sul canale Industriale Nord sponda nord a Marghera e dei relativi due ormeggi per navi da 300 metri. L’opera, congiuntamente ai lavori di escavo manutentivo previsti, i cui progetti sono attualmente in fase di valutazione impatto ambientale, ci permetterà nel 2027 di portare a termine i lavori commissariali e quindi di riportare a Venezia e a Chioggia 1 milione di crocieristi, gestiti per la massima parte in modalità homeport e con un’attenzione al contesto ambientale e urbano, oltre che alla sicurezza, senza precedenti a livello internazionale”.

Contrammiraglio (CP) Filippo Marini, Direttore Marittimo del Veneto e Comandante del Porto di Venezia, ha dichiarato: “Con l’inizio della stagione crocieristica 2025, le Capitanerie di porto di Venezia e Chioggia confermano il proprio impegno costante nella tutela della sicurezza della navigazione. E’ nostra priorità garantire che ogni singolo movimento delle navi avvenga in totale sicurezza, ottimizzando l’utilizzo degli accosti disponibili grazie anche al diuturno impegno dei servizi tecnico-nautici di pilotaggio, rimorchio e ormeggio. Attraverso la recente emanazione di un’ordinanza, abbiamo perfezionato le modalità di ormeggio delle navi a Fusina, migliorando ulteriormente l’efficienza delle operazioni. Inoltre, siamo attivamente impegnati con l’Autorità di Sistema portuale per la realizzazione del nuovo terminal crociere al canale nord, un progetto che rappresenta un passo fondamentale per il futuro del nostro porto e la crescita del settore crocieristico”.   

Roberto Rossetto, Presidente Autorità per la Laguna di Venezia – nuovo Magistrato alle Acque, ha dichiarato“Lo scenario in cui si articola attualmente la crocieristica a Venezia si è radicalmente modificato con il Decreto Legge 103 del 2021 che, oltre a vietare l’accesso alle grandi navi nel bacino di San Marco e nel canale della Giudecca, ha definito per il breve-medio periodo un sistema diffuso di attracchi a Chioggia e Venezia, con gli scali di Porto Marghera, San Basilio, Marittima e Fusina, raggiungendo una previsione di traffico di 600.000 passeggeri per la prossima stagione 2025. L’obiettivo di un milione di passeggeri all’anno rappresenta una diminuzione significativa rispetto al passato, pari a circa il 50% della quota raggiunta nelle stagioni croceristiche 2018/2019, di quasi due milioni di passeggeri.

Questa prospettiva, unita al nuovo assetto territoriale dei terminal croceristici diffusi, risulta essere più compatibile per la tutela dell’ecosistema lagunare; nel lungo periodo, anche con l’eventuale sviluppo del porto off shore, si dovrà porre attenzione all’organizzazione del sistema logistico legato all’attività croceristica per rendere sempre più sostenibile la movimentazione di persone e merci, mirando all’ottimizzazione del traffico passeggeri, alla razionalizzazione delle infrastrutture e dei servizi dedicati, nel rispetto della particolarità dei luoghi nel sito UNESCO”.

Andrea Tomaello, Vice Sindaco del Comune di Veneziaha dichiarato: “L’Amministrazione della città conferma il suo impegno per favorire lo sviluppo del porto, consapevole del ruolo strategico che questa infrastruttura riveste per l’economia locale e nazionale. La sfida del nostro tempo è costruire un’industria turistica e crocieristica sostenibile, capace di coniugare crescita economica, tutela ambientale e benessere sociale. Gli investimenti messi in atto dal sistema economico veneziano nel suo complesso sono importanti e vanno in questa direzione. Per evitare il turismo “mordi e fuggi” è necessario tornare ad essere il primo Home Port d’Italia, puntando su approdi diffusi e lavori manutentivi a canali e strutture.”

Mauro Armelao, Sindaco del Comune di Chioggiaha dichiarato: “Sono felice che nel suo complesso il sistema delle crociere dei porti del Veneto funzioni e che si stiano facendo importanti investimenti, così come anticipava nella sua relazione fatta a Roma il presidente Di Blasio. Sono meno felice per il minor numero di crociere che arriveranno a Chioggia che dalle 33 del 2024 scenderanno come sembra a 18. Spero sia solo una flessione provvisoria perché vorrei, e per questo chiederò un incontro con VTP, Autorità portuale e Agenzie, che a Chioggia fossero garantite almeno 30/35 crociere annuali. Credo che Chioggia abbia risposto bene all’arrivo delle crociere, abbiamo avuto buoni riscontri dal mondo del commercio, della ristorazione e degli hotel che hanno visto aumentare le presenze di americani, canadesi ecc. Noi come Amministrazione ci siamo, e così anche le categorie turistiche ed economiche ma spero vivamente che questa flessione sia solo un caso e non una costante”.