Attraverso Bureau Veritas Nexta un sistema di assistenza alle aziende per ottimizzare il lavoro in remoto.
Sotto la lente di ingrandimento: dalla postazione di lavoro del dipendente, agli standard comportamentali sino alla “gestione”dello stress da solitudine
Milano, 8 aprile 2020 – Facile dire smart working, ma l’esperienza di migliaia di italiani alle prese con emergenze domestiche, ansia, angoscia, sta dimostrando che alla prova dei fatti il lavoro da remoto, presenta più di una problematica. Questo accade nell’emergenza anche per le caratteristiche di “sperimentazione forzosa e forzata” del lavoro in remoto a cui molti italiani e molte aziende devono adattarsi, ma assume l’importanza di un laboratorio per verificare e mettere a punto ció che potrà accadere domani.
La legge n.81/2017 ha introdotto la possibilità di ricorrere al lavoro agile, inteso come combinazione di flessibilità, autonomia e collaborazione anche nell’esecuzione delle attività di lavoro subordinato. Per “lavoro agile”, o “smart working”, si intende una peculiare modalità di esecuzione della prestazione lavorativa comunemente definita come la possibilità di svolgere il lavoro ovunque e in qualsiasi momento, utilizzando nuove tecnologie di informazione e di comunicazione, in particolare i dispositivi mobili (smartphone, tablet, laptop).
Bureau Veritas Nexta ha messo a punto uno “schema operativo” per supportare i propri clienti nella definizione delle misure finalizzate allo svolgimento dello smart working, che consentano una gestione sicura dei luoghi di lavoro “in remoto”, garantendo la tutela del lavoratore e del datore di lavoro. La specifica situazione dovrà quindi essere oggetto di valutazione e analisi, impiegando inevitabilmente strumenti che si discostano da quelli tradizionalmente utilizzati.
Meno evidente, ma non meno importante è l’impatto psicologico del mutato contesto operativo. Ritrovarsi a operare in un ambiente “nuovo”, seppur familiare, prevede inevitabilmente nuovi ritmi, tempi ed elementi di complessità, quali ad esempio la presenza di famigliari o, al contrario, la solitudine.
Tutti questi fattori, oltre alla necessità di abituarsi a lavorare sempre più per obiettivi e sempre meno per “orari di lavoro” possono essere fattori di stress, così come il rientro a un’operatività normale dopo un periodo prolungato lontano dal luogo di lavoro abituale.
Di qui la necessità di definire, con Bureau Veritas Nexta, che già opera da tempo con primarie aziende nazionali e internazionali in questo ambito, un nuovo insieme di regole di ergonomia, sicurezza, formazione e assistenza per rendere compatibile lo smart working sia con le esigenze dell’azienda sia con quelle dei lavoratori, costretti a muoversi in un nuovo scenario caratterizzato da nuove postazioni di lavoro, una diversa organizzazione delle attività, senso di solitudine, scarsa concentrazione oltre ai problemi di convivenza fra le sollecitazioni di una comunità familiare e le esigenze del lavoro. Con un obiettivo preciso di fare del lavoro remoto una opportunità positiva per i lavoratori e l’impresa.