• 22 Novembre 2024 03:12

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Ecobonus, i chiarimenti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Atteso per l’11 agosto il pronunciamento di Bruxelles

 

Arriverà entro l’11 agosto il verdetto definitivo di Bruxelles sul “Ecobonus”. In ballo 30 milioni di contributi l’anno per il biennio 2010-11 e uno stato di “incertezza e di disagio per tutti gli operatori del settore”, costretti a muoversi in un quadro di incertezza normativa.

Parola di Amedeo Fumero, Capo Dipartimento della Direzione Generale per il Trasporto e per l’Intermodalità del Ministero dei Trasporti, che ha affidato ad una lettera ad Unatrans una serie di chiarimenti relativi alla questione della mancata autorizzazione europea ai contributi per le “autostrade del mare”.

Sottolineando come l’esperienza italiana abbia riscosso successo, “laddove si è riconosciuta l’applicazione di politiche a favore dell’intermodalità innovative ed efficaci”, la comunicazione ricostruisce la genesi dell’Ecobonus, più volte “citato come best practice a livello comunitario”.

Innanzitutto, “gli incentivi agli autotrasportatori per l’utilizzo delle vie del mare configurano un aiuto di stato, inizialmente autorizzato per un triennio dalla Commissione europea”, spiega la lettera.  Al termine di questo primo triennio, appunto,  “è stata richiesta alla CE la proroga dell’aiuto per gli anni 2010 e 2011, motivata dalla necessità di consentire il consolidamento della nuova modalità di trasporto intermodale”.

“Nonostante in una fase iniziale gli Uffici della CE avessero dimostrato apertura nei confronti della proroga – continua la missiva –  si sono susseguite richieste di chiarimenti e informazioni supplementari e la DG concorrenza della CE ha fatto sapere informalmente che, nonostante i pareri favorevoli dei diversi Uffici, il Servizio Giuridico della Commissione potrebbe considerare non ammissibile la proroga in quanto inizialmente autorizzata per un solo triennio”.

Da allora sono state avviati una serie di “incontri tecnici e politici” per spiegare i motivi della proroga, sfociati nell’ultima comunicazione dell’11 giugno.

“In tale occasione – conclude il documento – si è segnalato nuovamente che i prolungarsi della sospensione dell’efficacia dei provvedimenti genera uno stato di incertezza e di disagio per tutti gli operatori del settore e si è quindi sottolineata l’urgenza di una sollecita conclusione della procedura”.

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