Emanuele Grimaldi, amministratore delegato dell’omonimo Gruppo si appella all’Europa chiedendo contributi per gli armatori che investono in green technology. L’appello è stato lanciato in occasione dei TEN-T days tenutisi a Rotterdam, evento organizzato dalla Commissione Europea in collaborazione con la presidenza olandese del Consiglio dell’Ue. Grimaldi era invitato a partecipare al panel Motorways of the Sea: towards a detailed implementation plan, presieduto da Brian Simpson, Coordinatore Europeo per le AdM. “Le AdM non hanno bisogno di contributi pubblici. Gli aiuti europei dovrebbero andare direttamente agli utilizzatori dei servizi”, ha dichiarato Emanuele Grimaldi nel suo discorso. “Uno strumento utile potrebbe essere l’ecobonus a livello europeo da erogare ai trasportatori, una misura che ha avuto effetti benefici in Italia, primo paese ad averlo adottato, e che elimina il rischio di distorsione della concorrenza. Inoltre, l’ammontare del contributo erogato rappresenta solo una parte del beneficio monetizzato per la società generato dalla riduzione delle esternalità del trasporto”, ha aggiunto l’AD del Gruppo partenopeo. Sul versante dell’offerta, Emanuele Grimaldi ritiene che gli aiuti europei debbano premiare quegli operatori marittimi che stanno investendo massicciamente per migliorare la propria efficienza ambientale, contribuendo così a ridurre le emissioni dell’intero sistema di trasporto europeo. “Gli aiuti dovrebbero andare a quegli armatori che investono in green technology per le navi esistenti, come l’installazione degli scrubber, il reblading o la pittura siliconica applicata alla carena, azioni che riducono l’emissione di gas nocivi da parte delle navi”. Un’altra frontiera da raggiungere nel futuro, secondo Emanuele Grimaldi, “sarà la “jumboizzazione” che permetterà l’allungamento delle navi esistenti, permettendo così di aumentare sensibilmente la capacità di trasporto per merci e passeggeri, a parità di emissioni prodotte”. Con riferimento all’utilizzo del gas naturale liquido (GNL) come alternativa all’olio combustibile Grimaldi è stato particolarmente critico: “Il gas naturale liquido non è una valida soluzione, almeno per ora, per varie ragioni: economiche, ambientali nonché logistiche. Non è più economico dell’olio combustibile e neanche meno inquinante, essendo anche esso un carburante fossile. Inoltre, la propulsione con GNL implica casse maggiori per lo stoccaggio e quindi una riduzione della capacità di carico. Infine, non c’è da sottovalutare il problema scottante del rifornimento, in particolare nel Mediterraneo”.