Napoli – “Quella di oggi è stata una mattinata intensa contro i traffici illegali di rifiuti in provincia di Napoli. Mentre i finanzieri sequestravano i beni dei Pellini, infatti, i carabinieri del Noe eseguivano 12 arresti contro un’associazione a delinquere che in cambio di tangenti smaltiva illegalmente rifiuti speciali in un impianto pubblico destinato a quelli urbani. Ancora una volta è il grande lavoro delle forze dell’ordine, in particolare del Comando carabinieri per la tutela ambientale e della magistratura, a svelare la fitta rete d’ interessi illeciti che alimenta la criminalità ambientale in Campania. L’ennesima dimostrazione, purtroppo, di quanto il settore dei rifiuti in Campania sia “inquinato” da interessi criminali. Negli ultimi cinque anni come denunciato dal Rapporto Ecomafia di Legambiente-il ciclo dei rifiuti resta il settore maggiormente interessato dai fenomeni più gravi di criminalità ambientale: dal 2018 sono 8.461 i reati contestati, con 8.307 persone denunciate, 118 arresti e 4.343 sequestri e la Provincia di Napoli con 2.308 reati e 2.629 persone denunciate risulta la provincia più colpita.” In una nota Legambiente commenta gli arresti in Campania per traffico illecito di rifiuti e corruzione.