Dopo oltre vent’anni di vigenza del precedente, è stato approvato in data odierna dalla Capitaneria di porto il nuovo Regolamento di Sicurezza del Porto di Genova che entrerà in vigore dal 1° novembre prossimo. Il provvedimento è stato elaborato nell’ottica di semplificare l’articolato complesso di norme riferite alle attività che si svolgono quotidianamente negli specchi acquei e nella rada del maggiore porto italiano, tra i più importanti scali del Mediterraneo.
Il procedimento di stesura ed adozione del Regolamento ha visto coinvolti gli operatori portuali e le associazioni di categoria tra cui le Associazioni armatoriali e le Agenzie marittime, cui era stata presentata una bozza del lavoro allo scopo di raccogliere eventuali osservazioni e proposte. Le proposte ed i suggerimenti formulati sono stati attentamente vagliati nell’ambito della propria discrezionalità tecnica dalla Capitaneria di porto e, ove ritenute condivisibili, sono entrate a far parte del documento finale.
Il nuovo Regolamento, che sostituisce quello del 2003, compendia in un testo unico di immediata lettura la quasi totalità delle disposizioni poste a tutela della sicurezza della navigazione e dell’ordinato ed efficiente svolgersi dei traffici marittimi nell’ambito delle acque portuali che, nel frattempo, si erano stratificate ad integrare ed aggiornare il testo originario.
La revisione del documento è stata anche l’occasione per introdurre alcune novità, sempre nell’ottica di chiarire aspetti importanti e di migliorare ulteriormente gli standard di sicurezza.
In particolare, sono stati accuratamente descritti i bacini di evoluzione, dove le grandi navi eseguono le manovre, aggiornando le disposizioni tecniche alle dimensioni delle unità che scalano oggi il porto di Genova, più grandi rispetto al passato. Si è anche provveduto a meglio identificare i dati tecnici che, ai sensi delle norme internazionali, le navi devono fornire ai Piloti prima di entrare in porto, ed è stata nello stesso tempo chiarita la funzione di attività commerciale svolta dall’Avvisatore Marittimo, che non si sovrappone alle attività di informazione e controllo ai fini della sicurezza della navigazione.
Sono state infine meglio precisate alcune disposizioni circa le attività marittime legate alla pesca professionale e sportiva ed al diporto, che si svolgono nel porto o nella rada. Per esempio, sono state ridefinite le aree regolamentate e sono state incrementate alcune prescrizioni di sicurezza per le attività sportive che si svolgono all’interno dei bacini portuali.
Il Regolamento è stato pubblicato sul sito istituzionale www.guardiacostiera.mit.gov.it , dove tutti gli utenti del porto potranno prenderne visione ed approfondire i punti di specifico interesse, contribuendo fattivamente all’applicazione delle norme a maggior tutela della sicurezza e dell’efficienza dei traffici marittimi e di tutte le attività praticate nelle acque portuali.