• 24 Novembre 2024 01:43

Seareporter.it

Quotidiano specializzato in politica dei trasporti marittimi

ECSA, aprire il mercato marittimo cinese alle compagnie europee

I collegamenti tra porti cinesi sono esclusi alle compagnie straniere

Apertura del mercato marittimo interno cinese. È quanto ha chiesto l’associazione europea degli armatori (ECSA) nel corso dell’undicesimo meeting per il rafforzamento dell’Accordo sui trasporti Ue-Cina tenutosi a fine ottobre a Haikou. “Il governo – sottolinea Patrick Verhoeven, segretario generale di ECSA – ha inaugurato lo scorso anno un promettente progetto pilota di zona di libero scambio a Shanghai che potrebbe essere esteso ad altri scali. Tuttavia le compagnie di navigazione estere non sono ancora autorizzate per il trasporto internazionale di merci tra i porti del Paese se non di proprietà cinese anche quando battono bandiera straniera. Eliminare questa restrizione porterebbe invece molto benefici a cominciare da un utilizzo più efficiente delle infrastrutture fino alla riduzione dei tempi di transito e dei costi di trasporto da e per la Cina”. Nel corso dei lavori, guidati da una delegazione del ministero dei trasporti della Repubblica popolare e dalla DG Move della Commissione, sono state discusse anche questioni riguardanti le procedure per i visti di uscita e di transito, regole di navigazione e pratiche commerciali.
Siglato nel 2002 con l’obiettivo di migliorare le condizioni del trasporto marittimo tra Europa e Cina, il Maritime Transport Agreement è entrato in vigore nel 2008 puntando allo sviluppo dei principi della libera prestazione dei servizi, del libero accesso alle merci e dell’accesso non discriminatorio di porti e servizi ausiliari. Ogni anno la partnership prevede un “incontro di attuazione”. Il prossimo si terrà in Polonia nel settembre 2015.