Roma, 6 aprile 2020 – Oggi si sarebbe dovuta tenere la 73a Assemblea Nazionale della Fedepiloti e invece a causa dell’imprevedibile emergenza mondiale sanitaria, restiamo a casa per combattere tutti insieme un nemico invisibile, subdolo che si è insinuato in mezzo a noi, i cui danni collaterali sul piano sociale saranno altrettanto rilevanti così come quelli già gravi di questo primo periodo.
Il nostro pensiero, quello di tutti i piloti italiani, va a chi sta soffrendo l’aggressione di questo virus malefico e alle tante famiglie che hanno subito un lutto senza avere la possibilità del conforto civile e religioso. Se da una parte però il momento di più alto confronto pubblico e democratico, ovvero la nostra assemblea, è stato annullato, dall’altra, il titolo scelto quest’anno si conferma più attuale che mai. Infatti, avremmo dovuto parlare dei “ruoli” e dei “principi” nel sistema del pilotaggio portuale. E questo momento di difficoltà sta mettendo in evidenza proprio il ruolo della corporazione dei piloti del porto caratterizzato dalla piena autonomia di esercizio che la contraddistingue, permettendole flessibilità operativa mantenendo fermo il principio del servizio pubblico obbligatorio a cui sono chiamati i piloti che ne fanno parte, sempre sotto il controllo dell’amministrazione marittima. “We are Bound by our efficiency!”
In un momento in cui globalmente tutti governi hanno dovuto emanare misure senza precedenti, i piloti, tra le persone più esposte in ambito portuale, in quanto hanno continuato e continuano a salire e scendere dalle navi senza garanzie certe delle condizioni sanitarie degli equipaggi e dei passeggeri, sono parte di quella retroguardia fondamentale che permette l’approvvigionamento di beni essenziali al Paese.
Diverse le azioni intraprese con il coordinamento dell’amministrazione centrale, di concerto con la Federazione, che unite alle varie iniziative delle Autorità marittime locali con i capi pilota, hanno permesso il prosieguo dell’attività di ricezione delle navi nei porti con una certa regolarità, secondo il principio più volte annunciato: “Rallentiamo oggi, per non fermarci domani”. Ad oltre un mese dall’inizio dell’emergenza i risultati sono confortanti, perché non abbiamo notizia di contagio all’interno della nostra organizzazione ed il traffico navale nei porti è proseguito anche in casi estremamente delicati quali l’assistenza alle manovre di navi con decine di casi sospetti, o conclamati, balzati all’onore delle cronache, per le note difficoltà sanitarie di alcune regioni nel potere accogliere questi giganti del mare in certe condizioni. Nel voler continuare ad essere portatori di soluzioni e proseguire con la piena operatività nei porti è necessario che tutti gli attori dello scenario marittimo-portuale italiano mantengano pienamente il proprio ruolo, richiamando quei sani principi che sono caratteristica di chi vuole vivere nel mare e per il mare, soprattutto quando da esso ne trae vantaggio anche economico.
L’armamento italiano conosce bene il valore dei servizi tecnico-nautici nel nostro Paese. Come abbiamo avuto modo di significare recentemente alle associazioni di categoria, con riferimento al pilotaggio evidentemente, continueremo a lavorare con il massimo impegno perchè la ruota continui a girare, seppure un pò più lentamente, ma è fondamentale rinvigorire, nell’equilibrio, i ruoli di ognuno perchè il sistema è vincente solo se rispettato. Auguriamo che anche l’Amministrazione, anch’essa colta di sorpresa a gestire una situazione come quella che stiamo vivendo, possa trarre benefico sollievo nel riscontrare come il sistema marittimo-portuale italiano ha saputo rispondere alle necessità della nazione. Tutti assieme dobbiamo servire un Paese che vivrà un periodo particolarmente forte, ma con la certezza che ancora una volta saprà rialzarsi insegnando al mondo che il popolo italiano non molla mai.
Al Governo, alla nostra amministrazione vorremmo giungesse un forte segnale di vicinanza dalle corporazioni dei piloti dei porti – sentinelle nei porti e a tutela degli interessi generali del popolo italiano, al quale indirizziamo i migliori Auguri di buona Pasqua!