Mancata armonizzazione, distorsione dei traffici, costi e inefficienze della supply chain
FEDESPEDI – Federazione Nazionale delle Imprese di Spedizioni Internazionali richiama l’appello di 18 associazioni di categoria rappresentative del settore logistico a livello europeo, tra cui CLECAT, la federazione europea di riferimento per i Freight Forwarders, che in una dichiarazione congiunta hanno espresso il proprio supporto alla Petizione sottoposta al Parlamento Europeo dall’associazione danese ‘Danish Shipping’ e hanno sollecitato gli Stati Membri e la Commissione Europea a rivedere le Linee Guida del Comitato IVA.
“Facciamo nostro e supportiamo questo invito alle istituzioni – commenta il Presidente di Fedespedi, Alessandro Pitto, – di rivedere le Linee Guida del Comitato IVA per portare chiarezza interpretativa alla normativa che disciplina il regime IVA per i servizi di trasporto internazionale. A seguito dell’emanazione della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (caso C-288/16) si è creta una spaccatura a livello di prassi nella UE tra Stati Membri che hanno mantenuto l’impostazione interpretativa previgente e altri Paesi che si sono orientati verso un impianto più restrittivo del regime di non imponibilità in linea con il nuovo dettato giurisprudenziale.”
“Come sottolineato nella dichiarazione congiunta a livello europeo – prosegue il Presidente Pitto – gli effetti dell’interpretazione restrittiva della disciplina IVA insieme con l’assenza di chiarezza interpretativa e di mancanza di armonizzazione a livello EU comportano distorsioni dei traffici, costi e inefficienze lungo la supply chain, che aprono al rischio di frodi e penalizzano i flussi commerciali, la competitività del nostro export e delle imprese europee nel commercio internazionale e il Mercato Unico, cuore pulsante dell’Unione Europea.”
È per queste ragioni che la petizione, forte delle disposizioni del Codice Doganale dell’Unione e della giurisprudenza successiva della stessa Corte in materia (tra cui la sentenza C-495/17), chiede al Parlamento Europeo di rivedere le Linee Guida del Comitato IVA del 2019 e di affermare l’estensione della non imponibilità IVA per tutta la filiera del trasporto che concorre alla realizzazione delle operazioni di spedizioni internazionali. La petizione, discussa a fine giugno, ha visto l’opposizione della Commissione Europea. La Commissione Parlamentare per le Petizioni, invece, ha rivolto un invito a tutti gli Stati Membri a lavorare alla revisione delle Linee Guida in materia di IVA.
“Come Federazione – conclude Pitto – ci allineiamo alla posizione condivisa dalle rappresentanze associative europee e confermiamo la nostra disponibilità a lavorare al fianco delle istituzioni in un confronto che favorisca uniformità e chiarezza interpretativa sulla disciplina IVA a beneficio della competitività dell’Unione Europea e del commercio internazionale.”