Genova – È stata sottoposta a fermo amministrativo la nave da carico portarinfuse RUBATO, di oltre 15 mila tonnellate di stazza, battente bandiera Liberia, in servizio dal 2009, a seguito di un’approfondita ispezione da parte di un team di ispettori qualificati della Capitaneria di porto di Genova (c.d. ispettori Port State Control), operanti nell’ambito del Memorandum di Parigi del 1982 sul controllo dello Stato di approdo, il quale prevede appunto approfonditi controlli tecnico-operativi a bordo delle navi che scalano i porti europei.
La nave, gestita da una società con sede in Grecia, nel corso delle precedenti ispezioni Port State Control aveva già palesato alcune problematiche, tanto che all’interno del sistema informativo di monitoraggio e controllo europeo delle navi (sistema Thetis), l’unità risultava tra quelle da sottoporre prioritariamente ad ispezione con alto profilo di rischio.
Al termine della verifica, sono state accertate 13 irregolarità, di cui alcune particolarmente gravi e riferite principalmente alla validità dei previsti certificati in possesso all’unità, alle dotazioni antincendio ed al sistema di gestione della sicurezza di bordo (previsto dal Codice internazionale ISM).
Tutto ciò ha portato inevitabilmente al fermo amministrativo della nave. Prima di ripartire dal porto, pertanto, oltre a dover eseguire le riparazioni del caso e rettificare tutte le criticità rilevate, la nave dovrà altresì essere sottoposta ad un’attenta verifica da parte delle autorità della propria bandiera e del registro di classificazione.
Nel corso del corrente 2024, il nucleo ispettivo Port State Control della Capitaneria di porto di Genova ha disposto 5 provvedimenti di fermo amministrativo a fronte di 71 navi ispezionate.
“Grazie alla ormai consolidata esperienza del nostro personale ispettivo, unitamente agli efficaci strumenti internazionali ed unionali in materia di ispezioni sulle navi che scalano i nostri porti – sottolinea l’Ammiraglio Ispettore Pilota Piero Pellizzari, Direttore Marittimo della Liguria e Comandante del porto di Genova – abbiamo sottoposto a fermo una nave obbligandola a rettificare tutte le irregolarità prima della partenza, e a garantire nel contempo al suo equipaggio, composto da professionisti che svolgono il difficile e complicato lavoro del marittimo, migliori condizioni di sicurezza sul lavoro, conformemente a quanto prevedono le regole dettate dalle Convenzioni internazionali in ordine alla sicurezza della nave e del personale di bordo.”