Il Consiglio di Amministrazione di FINCANTIERI S.p.A. ha esaminato e approvato le informazioni finanziarie intermedie al 31 marzo 2017 . A margine della riunione del Consiglio Giuseppe Bono, Amministratore Delegato di Fincantieri, ha commentato: “Gli ottimi risultati commerciali, gestionali ed economici dei primi tre mesi del 2017 consolidano ulteriormente la leadership di Fincantieri e ci consentono, ad oggi, di confermare i risultati per il 2017 coerentemente con gli obiettivi del Piano Industriale. Il Gruppo continuerà con impegno a perseguire i target di crescita previsti nel Piano, e a tale proposito mi piace sottolineare che nel biennio 2015-2016 abbiamo assunto in Italia circa 600 dipendenti, e che l’aumento dei volumi di produzione ha portato ad incrementare di circa 3.000 addetti il personale impiegato nell’indotto. Questi valori, inoltre, vanno letti nel contesto di una previsione di ulteriori 400 assunzioni in Italia solamente nel 2017.” L’incremento dei ricavi di circa il 13% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è principalmente attribuibile al business delle navi da crociera (che ha un peso pari a circa il ¬51% sui ricavi del Gruppo al lordo dei consolidamenti), i cui volumi sono in continua crescita con 13 unità lavorate nel primo trimestre 2017 (di cui due consegnate nel periodo) rispetto alle 11 unità in costruzione nel primo trimestre 2016 (di cui due consegnate nel periodo). La marginalità del settore Shipbuilding conferma il trend positivo iniziato nel 2016, registrando un ulteriore miglioramento dovuto alla tenuta dei programmi produttivi dell’area di business delle navi da crociera con la consegna, nel rispetto delle tempistiche contrattuali, di tre navi da crociera nei primi mesi dell’anno. La diminuzione dei ricavi di circa l’11% rispetto al primo trimestre 2016 è dovuta alla riduzione delle attività nei cantieri europei e brasiliani di VARD in parte compensata dall’effetto positivo derivante dalla variazione del cambio Corona Norvegese/Euro (euro 12 milioni). L’andamento della marginalità non beneficia ancora pienamente della progressiva crescita dei volumi relativi alle azioni di diversificazione del business messe in atto negli esercizi precedenti al fine di rispondere alla crisi del settore core dell’Oil&Gas. La riduzione dei ricavi di circa il 7% è dovuta principalmente al minor contributo delle attività di trasformazione navale che, nel primo trimestre 2016, avevano beneficiato degli effetti positivi del programma “Rinascimento” per il cliente MSC Crociere, conclusosi nel corso del 2016. La diminuzione della marginalità è dovuta alla modifica del mix di prodotti e servizi venduti nel trimestre rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Il Capitale immobilizzato netto è aumentato a causa di investimenti in Attività immateriali per euro 14 milioni, di cui euro 5 milioni per progetti di sviluppo, e in Immobili, impianti e macchinari per euro 25 milioni, in gran parte compensati dagli ammortamenti del periodo per euro 29 milioni e dall’effetto negativo della conversione delle poste in valuta delle controllate estere per euro 6 milioni, nonché per la variazione positiva delle Altre attività e passività non correnti per euro 17 milioni, dovuta principalmente all’effetto della valutazione del fair value dei derivati su cambi. Le principali variazioni del Capitale di esercizio netto hanno riguardato: (i) l’aumento delle Rimanenze di magazzino e dei Lavori in corso su ordinazione e anticipi da clienti, dovuto principalmente all’incremento dei volumi di produzione delle unità cruise; (ii) la riduzione dei Crediti commerciali, per effetto dell’incasso della rata finale delle unità cruise consegnate nel trimestre, e l’incremento dei Debiti commerciali; iii) la variazione delle Altre attività e passività correnti, principalmente per effetto della riduzione del fair value negativo dei derivati su cambi e della variazione positiva degli Altri crediti correnti. Si segnala che, nell’ambito dell’Offerta pubblica di acquisto lanciata dal Gruppo Fincantieri in data 13 novembre 2016 e conclusasi in data 24 marzo 2017, la partecipazione nel Gruppo VARD è passata dal 55,63% al 74,45%. Il valore medio di carico delle azioni di VARD è passato da SGD 1,22 del 31 dicembre 2016 a SGD 0,97 del 31 marzo 2017. Tale operazione ha determinato un aumento del Patrimonio netto di Gruppo di euro 22 milioni e una riduzione del Patrimonio netto di terzi pari a euro 57 milioni. La variazione della Posizione finanziaria netta è prevalentemente influenzata dalle dinamiche finanziarie tipiche del business delle navi da crociera, che sono state caratterizzate nel periodo da una significativa crescita dei volumi e dagli incassi delle rate finali relative a due unità consegnate nel trimestre. La maggior parte dell’indebitamento di Gruppo è relativo al finanziamento di attività correnti riconducibili alla costruzione di navi da crociera ed è quindi strettamente legato al finanziamento del capitale circolante netto. Per contro, il capitale immobilizzato è finanziato con mezzi propri e altre fonti di finanziamento a lungo termine. I Construction loans sono relativi alla controllata VARD per euro 594 milioni mentre la restante parte di euro 150 milioni è relativa alla Capogruppo. Le previsioni per l’esercizio 2017 sono in linea con quanto comunicato in sede di presentazione del Piano Industriale. In particolare, il settore Shipbuilding beneficerà nel corso del 2017 della crescita dei volumi produttivi accompagnata da una crescita di marginalità frutto prevalentemente della messa in produzione di navi da crociera “ripetute” acquisite dopo la crisi a prezzi superiori, della piena operatività del programma di rinnovo della flotta della Marina Militare Italiana, nonché dell’entrata a regime delle attività di progettazione relative alla commessa per il Ministero della Difesa del Qatar. Proseguono inoltre le azioni atte ad incrementare la redditività attraverso le sinergie produttive poste in essere con VARD. Nel corso del 2017 il settore Offshore beneficerà, in termini di volumi, dell’implementazione delle azioni di diversificazione del business poste in essere dalla controllata VARD. Permane inoltre la profonda crisi del settore Oil&Gas, che potrebbe avere riflessi anche sugli ordini acquisiti. Il settore Sistemi, Componenti e Servizi sarà caratterizzato per il 2017 dallo sviluppo del backlog inerente al rinnovo della flotta della Marina Militare Italiana. Prosegue inoltre il progetto di riconfigurazione del presidio della value chain attraverso l’internalizzazione della attività ad alto valore aggiunto e l’esternalizzazione delle attività a minor valore; in tale contesto sono stati anche creati presidi ad hoc capaci sia di rafforzare il focus sul prodotto core, sia di sviluppare ulteriormente il business del post vendita.