• 22 Novembre 2024 09:54

Seareporter.it

Quotidiano specializzato in politica dei trasporti marittimi

Gioia Tauro: approfondimento del Documento di Pianificazione Energetica e Ambientale approvato dal Comitato di Gestione

Attraverso il Documento di Pianificazione Energetica ed Ambientale (DEASP), l’Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio rende più strutturato il percorso intrapreso dall’Ente verso la realizzazione di un modello di sviluppo portuale e logistico sostenibile nel processo di transizione energetica, ambientale e digitale.

Si tratta di un documento strategico che, in ossequio alla normativa nazionale ed europea, definisce la pianificazione di interventi e misure che valorizzino l’interdipendenza fra i fattori economici, sociali ed ambientali nel concreto sviluppo circolare ed ecosostenibile dei cinque porti interni alla circoscrizione dell’Ente.

Nella valutazione dei consumi energetici complessivi sul Sistema portuale, il porto di Gioia Tauro copre il 97% del totale con 798.732 MWh, mentre con il 2% il porto di Crotone consuma 16.045 MWh, seguono Corigliano Calabro con 4.116 MWh, Vibo Valentia Marina con un consumo pari a 3.920 MWh e Taureana di Palmi con 10 MWh.

In particolare, dall’analisi della cosiddetta “Carbon Footprint”, parametro utilizzato per stimare le emissioni di gas serra causate da un dato prodotto e/o servizio, il 78% dei consumi energetici, pari a 620.304 MWh, nel porto di Gioia Tauro è dovuto alla fase di ormeggio, effettuata attraverso l’uso di olio combustibile denso BTZ, mentre il 16 % (128.489 MWh) al terminal commerciale e il 6 % alla fase di manovra, quantificato in 46.351 MWh.

Nel porto di Corigliano Calabro il 59% dei consumi energetici è dovuto alla fase di ormeggio, quantificato in 2.418 MWh, il 32% al terminal commerciale (1337 MWh), mentre il 4% è generato dalla fase di manovra del traffico marittimo quantificato in 145 MWh.

Nel porto di Crotone, la fase di ormeggio del traffico marittimo copre un consumo pari all’82% (13.181 MWh), mentre il 16 % (2.539 MWh) è dovuto al terminal commerciale.

Nel porto di Vibo Valentia, il traffico marittimo nella fase di ormeggio si attesta al 77% dei consumi energetici (3.025 MWh), seguono l’attività peschereccia con l’8% e 297 MWh di consumo energetico e il 7% della fase di manovra del traffico marittimo, stimato in 277 MWh.

Rispondendo, quindi, anche, alla normativa nazionale di riferimento e agli obiettivi posti dal Green Deal europeo, un pacchetto di iniziative strategiche che mira a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, il Deasp è stato definito nei contenuti e nelle metodologie attraverso l’emanazione di Linee Guida specifiche, che hanno consentito di sviluppare una valutazione attuale e prospettica del fabbisogno energetico dell’intero sistema portuale, fornendo gli strumenti per garantire nel tempo una concreta sostenibilità ambientale, a parità di qualità dei servizi offerti, attraverso l’individuazione di soluzioni tecniche e organizzative innovative legate all’approvvigionamento e all’uso dell’energia.

In particolare, nella redazione dei contenuti del Deasp dell’AdSp dei Mari Tirreno meridionale e Ionio, dopo aver “scattato” la fotografia iniziale delle emissioni di CO2 dei cinque porti interni alla circoscrizione (Gioia Tauro – Crotone – Vibo Valentia Marina – Corigliano Calabro e Taureana di Palmi), in base alla normativa UNI ISO 14064:2019, si è proceduto ad incontrare la Comunità portuale, composta da 38 operatori portuali, con alcune riunioni specifiche indirizzate ai 15 principali soggetti energivori dell’intero sistema portuale, al fine di valutare i consumi energetici complessivi dei cinque scali portuali per definire attuali e futuri fabbisogni con l’obiettivo di creare le condizioni per una buona implementazione dei flussi energetici e mappare eventuali progettualità in ambito energetico-ambientale attraverso la definizione di interventi e misure specifici.

All’interno del DEASP, nella parte relativa agli interventi, si è proceduto ad individuare quelli pianificati dagli attori portuali privati. Tra gli altri, nel porto di Gioia Tauro, è stato inserito l’intervento di trasformazione a Led dell’impianto di illuminazione del piazzale automotive ad opera del terminalista Automar spa. Sempre nello stesso piazzale è stata prevista l’installazione di un impianto FV a terra di 100 KW con relativo sistema di accumulo, mentre Med Frigus ha presentato un progetto di installazione di un impianto fotovoltaico da 650 KW.

Tra gli interventi pubblici pianificati, tra gli altri, è stato programmato il completamento dei lavori di urbanizzazione con la realizzazione di un parco fotovoltaico, l’elettrificazione delle banchine Ro-Ro nel segmento D2 del porto commerciale e l’elettrificazione della banchina di Levante.

Nel porto di Corigliano Calabro sono stati proposti interventi pubblici per la manutenzione dell’impianto di illuminazione e torri faro e l’elettrificazione del tratto della banchina dedicata al traffico crocieristico.

Nel porto di Crotone è stato presentato l’intervento di ripristino degli impianti di illuminazione dei moli sottoflutti e del molo foraneo e l’elettrificazione del tratto di banchina di Riva e della banchina molo foraneo. Mentre. per lo scalo portuale di Vibo Valentia Marina è prevista la riqualificazione dell’impianto di illuminazione e l’elettrificazione della banchina Bengasi.

A completamento dell’intera programmazione del DEASP, tra gli interventi pianificati dall’Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio, rilevanti per il miglioramento dell’efficienza generale dei suoi porti, che non rientrano nelle categorie degli interventi energetico-ambientali definiti dalle Linee Guida del Deasp, sono stati proposti, tra gli altri, nel porto di Gioia Tauro, interventi di urbanizzazione dell’area Ex Enel, la realizzazione della Cittadella delle ispezioni e della struttura polifunzionale di controllo PCF (ufficio periferico del Ministero della Salute autorizzato ad effettuare controlli veterinari su animali vivi, prodotti di origine animale, materiali e oggetti destinati al contatto con gli alimenti e i mangimi di origine vegetale da Paesi Extra UE) e il potenziamento del sistema elettrico dell’azienda MedCenter Container Terminale.

Sarà, inoltre, realizzata la Port Community System nei porti di Gioia Tauro e di Corigliano Calabro, mentre nel porto di Taureana di Palmi è stato pianificato il completamento delle banchine di Riva.

Tra le misure previste nel DEASP, tra quelle rivolte ai concessionari portuali, è stata indicata l’implementazione di interventi di efficientamento energetico degli edifici e dei processi attraverso l’introduzione di criteri premiali nell’ambito di nuove gare di assegnazione e regolamenti demaniali ma anche l’approvvigionamento di energia attraverso criteri e vincoli premiali all’energia elettrica con Garanzia di Origine.

Complessivamente, attraverso l’attuazione di tutti gli interventi energetico-ambientali e l’attuazione delle misure è prevista la riduzione dei consumi del 39% delle emissioni di CO2 pari a 89.171 tCO2eq (unità di misura necessaria per esprimere in modo uniforme l’impatto sul clima dei diversi gas serra).

È stata altresì presentata l’analisi delle possibili attività di approvvigionamento energetico, fornendo indicazioni relative alle singole fonti. Tra queste, la scelta del fotovoltaico è stata individuata la migliore in quanto produrrebbe 17.100 MWh, mentre l’eolico potrebbe, invece, generare una produzione di 12.300 MWh.