Lettera d’intenti per uno studio di fattibilità tra Mise, Eni e istituzioni locali
E’ stata firmata , presso il Ministero dello Sviluppo Economico, una Lettera di Intenti per condurre uno studio congiunto di fattibilità per la realizzazione di una base logistica di Gas Naturale Liquefatto (GNL) a Gela tra MiSE, Regione Sicilia, Amministrazione Comunale di Gela ed Eni, come proseguimento delle attività incluse nel Protocollo di Intesa per l’Area di Gela. Nell’ambito delle iniziative indicate nel Protocollo del 2014, Eni ha completato una prima analisi di fattibilità nel Dicembre scorso e, in seguito ai risultati emersi, è stata concordata l’apertura di un Tavolo di lavoro congiunto della durata di 6 mesi con le istituzioni nazionali, regionali e locali, volto a condurre una verifica più approfondita dell’opportunità progettuale, articolata sulle questioni commerciali, tecniche, logistiche e regolatorie. Il tavolo si concluderà con la redazione di un testo congiunto che conterrà uno o più “business model”, oltre alla valutazione della sussistenza dei presupposti per la realizzazione del progetto: “Se sarà verificata la fattibilità del progetto, allora avrà inizio la fase operativa che potrà contribuire al rilancio di questa importante realtà produttiva” ha affermato la Viceministro Teresa Bellanova. L’intesa rientra nell’ottica dello sviluppo del mercato del “gas-as-a-fuel” (gas come carburante), principalmente per quanto riguarda il trasporto terrestre pesante e marittimo. Nell’ambito del tavolo saranno vagliate anche le due opzioni ritenute interessanti per lo sviluppo dell’attività produttiva: il mini-liquefattore e il mini-terminale di importazione e ridistribuzione del Gnl. “La partecipazione del Mise al tavolo – spiega il ministero – garantirà l’aggiornamento riguardo il quadro regolatorio di riferimento e il coordinamento del lavoro di individuazione del percorso autorizzativo per la realizzazione del progetto. Saranno inoltre valutate possibili agevolazioni e strumenti di finanziamento disponibili a sostegno dell’eventuale fase esecutiva del progetto, coinvolgendo direttamente le istituzioni finanziarie nazionali ed europee. Le attività, grazie al ruolo attivo delle istituzioni regionali e comunali, potranno vedere il possibile coinvolgimento di soggetti terzi interessati allo sviluppo del settore quali, ad esempio, associazioni di categoria e eventuali investitori interessati a partecipare all’iniziativa”.