Il settore, favorito dagli sgravi fiscali, verserà 140 milioni di euro
Contributo di “solidarietà” da 140 milioni per l’armamento greco. Lo prevede una disposizione contenuta nell’ultimo pacchetto di misure economiche approvate dal governo ellenico. La norma, la cui obbligatorietà è stata al centro di un braccio di ferro tra socialisti e conservatori (in una prima bozza si parlava di contributo “volontario”), chiama per la prima volta in causa il potente settore marittimo del Paese. E risponde alle polemiche nate attorno agli enormi privilegi fiscali di cui godono gli armatori, finiti al centro delle polemiche in un momento in cui la cittadinanza dovrà affrontare un ennesimo, doloroso taglio della spesa pubblica.
Il regime fiscale di cui beneficia il settore, basato sulla stazza delle navi e non sugli utili delle compagnie marittime, è stato spesso criticato dal Fmi ed è finito al centro di un’indagine da parte della Commissione europea.
Leader nel settore a livello internazionale, solo un terzo della flotta del paese è registrata sotto la bandiera internazionale. Prossimamente un incontro con il governo determinerà le “modalità di pagamento” del contributo e il suo ammontare che avrà un valore minimo di 140 milioni di euro.