Quando Gruber Logistics ha elaborato la propria strategia triennale non avrebbe immaginato che un anno prima rispetto alla previsioni avrebbe potuto festeggiare il raggiungimento degli obbiettivi prefissati. La strategia comunicata dall’azienda un anno fa prevedeva, infatti, come obiettivo il raggiungimento del fatturato di 520 milioni a fine 2023 quando già a novembre di quest’anno la società ha potuto festeggiare il superamento di 500 milioni. Tale crescita considera, inoltre, solo la crescita organica dell’azienda e non le recenti acquisizioni operate dall’operatore sud tirolese. A settembre l’azienda ha, infatti, acquisito Universal Transport, società tedesca con diverse sedi anche nell’est Europa e nel mediterraneo specializzata nei trasporti eccezionali e nel project cargo. Una crescita vicina al 30% (a fronte di una crescita complessiva del settore di circa due punti percentuali) e le operazioni proiettano il gruppo già verso i 700 milioni di fatturato.
Seppur oltre le previsioni, la crescita non è casuale. La proprietà ed il board aziendale, in piena crisi economica e sanitaria, aveva intrapreso la scelta in controtendenza di aumentare gli investimenti e di diversificare i propri servizi sia in termini di offerta sia in termini di settori serviti. Si è trattato in primis di acquisire nuove competenze e quindi di assumere nuove persone ma anche di investire in nuovi magazzini e mezzi. L’azienda, già riconosciuta a livello internazionale nei trasporti di carichi completi e carichi eccezionali, è in poco tempo divenuta un punto di riferimento anche nella logistica, nella gestione di carichi parziali (LTL e Groupage) e nel trasporto mare & aereo. Sono stati, inoltre, incrementati gli investimenti in sostenibilità e digitalizzazione che hanno modificato sensibilmente il posizionamento del brand Gruber Logistics portando l’azienda ad essere percepita a livello internazionale non più come semplice operatore ma come soggetto in grado di creare nuove soluzioni. Questo approccio solution oriented ha, inoltre, portato l’azienda ad avere sempre maggiori collaborazioni in ambito internazionale tanto da aver avviato, attraverso finanziamenti della Commissione Europea, progetti di ricerca nell’ambito dell’automazione dei veicoli pesanti e nelle nuove generazioni di mezzi a carburanti alternativi.
Se da un lato, la crescita importante di fatturato mette Gruber Logistics nella prospettiva di poter competere senza timori reverenziali con i giganti europei del settore, lo spirito di innovazione ne fa già uno dei principali driver dell’innovazione.
“Eravamo convinti di poter raggiungere questi risultati ma noi stessi siamo sorpresi di averli raggiunti in così poco tempo. La differenza più importante rispetto ai nostri competitor penso stia nella nostra capacità di aggregare le migliori risorse umane nel mercato del lavoro e di valorizzarle. La creazione di un team forte è stato il primo pensiero del board di Gruber Logistics composto da me e da Marcello Corazzola e sarà il focus anche nei prossimi anni. In seguito all’acquisizione di Universal Transport potremmo, inoltre, contare su due nuovi ingressi nel board di Gruber Logistics” spiega Martin Gruber, CEO dell’omonimo gruppo.