• 24 Novembre 2024 14:51

Seareporter.it

Quotidiano specializzato in politica dei trasporti marittimi

Guardia Costiera di Napoli. Presentato il bilancio dell’attività 2001

Picone: “Confermata la qualità della nostra missione”

 

Napoli. Oltre un milione di euro. A tanto ammonta il valore commerciale dei prodotti ittici sequestrati dalla Guardia Costiera di Napoli nell’operazione Octopus, finalizzata all’esecuzione di controlli sull’intera filiera della pesca nel periodo delle festività natalizie e di fine anno. Più di 45 tonnellate di frutti di mare, 32 di prodotti ittici di vario genere e una tonnellata di datteri di mare: questo il bilancio delle attività poste in essere dai militari di Napoli, Salerno, Torre del Greco e Castellammare, illustrato oggi nel corso di una conferenza stampa dall’Ammiraglio Domenico Picone. “Uno sforzo enorme che ha visto un impiego complessivo di 97 uomini e donne, 29 mezzi terrestri e 13 navali, con l’ausilio anche di un modernissimo elicottero in dotazione al Corpo”. Un impegno che ha portato al deferimento di 71 persone di cui 5 sottoposti ad arresto. “Frutto – come sottolineato da Picone – di un lungo lavoro di investigazione, base necessaria per ottenere risultati così eclatanti”. L’incontro ha rappresentato anche l’occasione per stilare un bilancio complessivo dell’anno appena trascorso. “Nonostante la diminuzione dei fondi operativi – ha spiegato l’Ammiraglio – siamo riusciti mantenere un alto livello di qualità nei servizi di nostra competenza. A partire dall’attività di salvataggio in mare alla vigilanza lungo la costa, dai controlli agli stabilimenti balneari, visitati uno ad uno, al rispetto ambientale anche con interventi a terra”. I numeri: 228 operazioni di soccorso in mare; 556 persone salvate di cui 30 in condizioni limite; 4.119 controlli nelle 6 aree marine protette con 259 verbali elevati e 80 notizie di reato; 6.799 controlli effettuati nell’attività di vigilanza del diporto (operazione Mare Sicuro) con 904 verbali elevati.

 

Operazioni di maggior rilievo.

“Porta nolana”. Il  21 dicembre 2011, il personale della Capitaneria di Porto di Napoli, in stretta collaborazione con i locali presidi del Corpo Forestale dello Stato e del servizio veterinario dell’a.s.l. NA1 ha posto in essere una delicata e vasta operazione di contrasto al commercio abusivo di prodotti ittici pericolosi nella zona del mercato di Porta Nolana, zona popolare della città di Napoli notoriamente controllata da soggetti collusi con famiglie appartenenti alla criminalità organizzata. L’azione, scattata alle prime ore del mattino e preceduta da una preliminare, specifica attività investigativa, ha portato al sequestro di oltre 14 tonnellate di prodotti ittici pronti per essere illecitamente immessi in commercio. I prodotti sequestrati, risultanti in pessimo stato di conservazione e non idonei al consumo umano, come accertato dagli organismi sanitari, risultavano detenuti, nella quasi totalità, in strutture abusive del tutto carenti delle prescritte autorizzazioni, non liberamente accessibili, circostanza quest’ultima che ha reso necessario l’intervento, su autorizzazione della competente autorità giudiziaria, dei vigili del fuoco muniti di strumentazione idonea a forare le serrande e le porte al fine di consentire l’irruzione dei militari operanti. L’operazione ha portato, altresì, al sequestro di un deposito totalmente abusivo e di una struttura di vendita al dettaglio nonchè al deferimento all’autorità giudiziaria di quattro esercenti l’attività abusiva di vendita al dettaglio di prodotti ittici. In aggiunta a tali esiti accertativi, sono stati inoltre contestati 12 illeciti amministrativi e posti in essere quattro sequestri amministrativi e quattro sequestri di natura penale per violazioni delle norme in materia di commercializzazione, igiene e sanità, tutela dei consumatori ed urbanistico/edilizia.

 “Baia”. Il 15 dicembre 2011 gli uomini dell’Ufficio Marittimo di Baia, unitamente al Nucleo Sub della Guardia Costiera di Napoli hanno provveduto al sequestro di un intero campo mitili abusivo con un quantitativo pari a circa 33,5 tonnellate di prodotto ittico che sarebbe giunto sulle tavole dei consumatori eludendo ogni forma di controllo igienico-sanitario. Facendo una stima per difetto, si è provveduto a sottrarre, in un’unica operazione,  circa 65.000 piatti potenzialmente contaminati i cui effetti avrebbero potuto avere ordini di grandezza anche di carattere epidemico.

“Napoli”. Il 21 dicembre 2011, nelle acque antistanti il lungomare di Napoli, è stato individuato un impianto di mitili abusivo, rilevato ancora in fase di accrescimento degli esemplari (novellame), la cui dimensione era pari a circa tre tonnellate. La peculiarità dell’intervento è rappresentata dalle nuove tecniche di scoperta messe a punto dalla Guardia Costiera che, avvalendosi di sofisticate strumentazione a bordo dei propri velivoli, consentono un monitoraggio puntuale di estesi specchi acquei ed il contrasto ad un così specifico illecito che ha potenzialità, in termini igienico-sanitarie, altamente impattanti per l’intera collettività. Nell’occasione è stato impiegato un elicottero AW 139 del Corpo di ultimissima generazione.

“Ischia”. Gli uomini della Guardia Costiera di Ischia, il 22 dicembre 2011 hanno operato il sequestro di 3,5 tonnellate di prodotti ittici in pessimo stato di conservazione, pronti ad essere commercializzati in occasione delle imminenti festività natalizie. Tali prodotti ittici, il cui valore commerciale (laddove immessi sul mercato) risultava superiore ai 30.000 euro, erano contenuti all’interno di un deposito di circa 150 mq, completamente abusivo, ricadente nel territorio di Forio d’Ischia e detenuto da un noto commerciante della zona per il quale è scattata la denuncia per commercio di sostanze alimentari contraffatte, adulterate e nocive.

“Villa Literno – Mugnano”. Nei giorni 15 – 16 e 17 dicembre 2011, in località Villa Literno (CE), presso lo stabilimento ittico e di piscicoltura denominato “ARDIMARE (Società responsabilità Limitata) sono state sequestrate circa 10 tonnellate di anguille vive posizionate all’interno di 10 vasche, che asservivano il predetto stabilimento, inidonee alla conservazione delle specie ittiche stante la totale assenza di qualsiasi autorizzazione sanitaria. Analoga operazione è stata effettuata il località Mugnano, presso l’azienda ittica “OROPESCA”, dove nei giorni 20-21 dicembre sono state sottoposte a sequestro ulteriori undici tonnellate di anguille, anch’esse posizionate in vasche non riconosciute idonee dagli organismi sanitari.

“S.Egidio Monte Albino”. Nei giorni 05 – 06 e 07 dicembre 2011, in località Sant’Egidio del Monte Albino (SA), presso l’azienda di prodotti alimentari “INCO.BEFF” (Società responsabilità Limitata) sono state sequestrate 4 tonnellate tra prodotti ittici  e vegetali congelati in cattivo stato di conservazione.  All’atto del controllo i militari hanno riscontrato che alcuni prodotti erano pronti per la commercializzazione pur avendo data di scadenza anno 2004, in totale spregio delle più basilari normative igienico- sanitarie. Nel corso di tale operazione sono state, altresì, riscontrate violazioni inerenti la frode in commercio causata dalla sostituzione dei prodotti dichiarati sulle confezioni con prodotti differenti il cui valore commerciale risultava marcatamente inferiore.

“Ercolano”. Nei giorni 28, 29 e 30 dicembre sono state controllate le pescherie e le rivendite ambulanti della città: al termine dell’attività sono stati elevati 8 verbali di illeciti amministrativi per mancata tracciabilità e 3 informative di reato per la messa in vendita di 40 kg. di prodotti ittici in cattivo stato di conservazione, merce poi sequestrata e successivamente distrutta.

“Castellammare”. Nella tarda serata del 22 dicembre, venivano rinvenuti, all’interno di 2 distinte cantine poste in zone diverse della città di Castellammare di Stabia, 4 vasche supportate da un ricircolo idrico  contenenti complessivamente oltre una tonnellata di datteri di mare, specie lithophaga-lithophaga. Come è ben noto, la commercializzazione, ma anche la sola detenzione di tale prodotto, il cui valore commerciale nel mercato clandestino arriva ad ordini di grandezza di assoluto rilievo, è assolutamente vietato a causa dell’impatto devastante, sotto il profilo ambientale, che comporta la raccolta dello stesso, operata con martelli pneumatici lungo la costa.

“Montesarchio”. Nel corso di specifici accertamenti effettuati nella mattinata del 31.12.2011  da parte di personale militare della Capitaneria di Porto di Napoli presso alcuni esercizi di rivendita al dettaglio di prodotti ittici del beneventano, si è proceduto al sequestro, nel Comune di Montesarchio, di circa 15 chilogrammi di datteri di mare ed all’arresto di quattro persone, tra titolari e dipendenti del suddetto esercizio, per, ricettazione, minaccia,  resistenza a pubblico ufficiale ed occultamento di prove. I quattro arrestati (Nazzaro Nunzio, Troiano Ferdinando, Simeone Mario, Campariello Manuele), oppostisi con la forza all’attività ispettiva, su autorizzazione del magistrato di turno della procura della Repubblica di Benevento, dott. Tartaglia Polcini, sono stati tradotti da parte dello stesso personale di questo Comando presso il carcere di Benevento in attesa del giudizio per direttissima. Un quinto componente del gruppo che era riuscito a sfuggire all’arresto, il successivo 2 gennaio 2012, all’esito di indagini condotte dalla stessa guardia costiera napoletana e coordinate dalla competente magistratura, è stato individuato e arrestato con il concorso della locale compagnia carabinieri di Montesarchio nel mentre si trovava presso il domicilio di propri conoscenti.