Frutti di mare pescati in acque insalubri, denunciate 7 persone
Nelle ultime ore è scattata un’operazione congiunta nei comuni di Torre del Greco, Ercolano e Portici, fino ai confini con Napoli, finalizzata al contrasto delle irregolarità sull’intera filiera della pesca, dalla cattura fino alla commercializzazione.
Il nucleo ispettivo, formato dai Carabinieri del Servizio Navale agli ordini del Comandante Luogotenente Vincenzo Amitrano e del Capitano Pierluigi Buonomo, Comandante della Compagnia Carabinieri di Torre del Greco e del Nucleo Operativo Difesa Mare della Guardia Costiera coordinati dal Luogotenente Raffaele Fiorillo, hanno effettuato numerosi controlli e ispezioni presso gli operatori del settore, giungendo a sequestrare più di un quintale di prodotto ittico di vario genere, per un valore commerciale di circa 30.000 euro.
Il prodotto, composto per lo più da frutti di mare di vario genere peraltro pescati in acque insalubri, è stato rilevato dagli investigatori in condizioni igienico sanitarie e di conservazione non a norma di legge e pertanto, condotto a distruzione.
L’operazione, preceduta da un’intensa attività investigativa, ha condotto alla denuncia di 7 persone per pesca di frodo, oltre a fornire ulteriori ed interessanti spunti per successive operazioni che certamente sia l’Autorità Marittima che l’Arma dei Carabinieri non si lasceranno sfuggire.
L’attività che si è concretizzata, oltre a rappresentare un chiaro segnale agli operatori della filiera della pesca proprio a ridosso delle festività pasquali, quando tradizionalmente aumentano gli acquisti nel settore, prosegue sul solco già percorso negli ultimi anni teso a salvaguardare la salute dei cittadini ed a vigilare su un esercizio corretto e “sostenibile” dell’attività di pesca e commercializzazione del prodotto ittico.