Nella foto: pescatori e tecnici sul Molo di Santa Margherita Ligure
Genova – C’è una rotta immaginaria che unisce il porto di Santa Margherita Ligure alla baia di Guanabara a Rio e alle mangrovie di Benoa in Indonesia: partendo nel 2020 con i primi pescherecci di “Santa”, Ogyre ha coinvolto 90 pescatori di 3 continenti lanciando una campagna di pulizia degli oceani che oggi ha consentito il recupero di oltre 500.000 kg di rifiuti marini.
Per Ogyre, la start up italiana nata in Liguria su iniziativa di un surfista e un velista, impegnata a preservare l’oceano con il supporto di partner quali Bureau Veritas, la giornata odierna assume un valore simbolico importante: sul molo di “Santa” quattro anni fa i primi pescherecci avevano scommesso sulla capacità di trascinare “colleghi” anche in paesi lontani come il Brasile e l’Indonesia, unendoli, con effetto domino, in una missione di “Fishing for Litter”. Oggi questa scommessa, ricordata da Ogyre e Bureau Veritas proprio sul molo portuale della Perla del Tigullio, si può considerare vinta: la formula che unisce pesca professionale e pulizia dei mari è vincente e replicabile.
E per Bureau Veritas Italia, la partnership con Ogyre – promossa dalla divisione Marine & Offshore – si colloca perfettamente nel quadro degli obiettivi ambientali e sociali che, come Società Benefit, dal 2022 sono entrati formalmente nello Statuto della società.