Un idrofono nei fondali dell’Area marina protetta, installato con la Stazione Zoologica A.Dohrn, svelerà i paesaggi sonori sottomarini e preziose informazioni su biodiversità e pressione antropica.
Uno strumento prezioso per catturare e registrare i suoni provenienti dai fondali marini. È stato installato nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, in penisola sorrentina, in sinergia con la Stazione Zoologica A.Dohrn. È un microfono subacqueo- idrofono – capace di intercettare i suoni di origine biologica,come quelli degli invertebrati, dei pesci e dei cetacei, geofisici-onde, vento, pioggia- e di origine umana, quali barche, pesca e altre attività antropiche.
L’insieme di questi suoni genera dei paesaggi sonori sottomarini che costituiscono una preziosa fonte di informazione sull’ecosistema.
È l’ecologia acustica o eco-acustica, una disciplina emergente e innovativa che studia questi paesaggi sonori in modo da monitorare la biodiversità, l’attività delle comunità animali e la pressione antropica di un ecosistema. Un monitoraggio discreto, senza alcun impatto ambientale e molto esteso nel tempo. L’acustica è uno dei principali strumenti di comunicazione del mondo animale.
Attaverso questi dati sarà possibile, per esempio, comprendere meglio i periodi di corteggiamento e riproduzione di alcuni pesci, il passaggio di cetacei nell’area marina protetta, i picchi di queste attività animali, per poter individuare periodi particolarmente sensibili in modo da adottare misure di salvaguardia. Cosi come saranno registrati i mesi con i maggiori rumori causati dalle attivita antropiche, quali diporto e pesca. Tutte informazioni utili per conoscere meglio lo stato di salute degli ecosistemi sommersi e per attuare misure di tutela piú efficaci in determinati periodi dell’anno.
I cetacei come delfini e balenottere, che dipendono dal suono per le loro funzioni vitali, sono particolarmente vulnerabili all’inquinamento acustico generato dal crescente traffico marittimo. Nonostante le acque costiere siano tra le aree più soggette alle attività umane, gli studi dedicati alla caratterizzazione dei paesaggi sonori costieri nel Mediterraneo rimangono limitati.
Questo progetto permetterà di analizzare il paesaggio sonoro dell’AMP, identificare la distribuzione e l’abbondanza delle specie e valutare l’impatto dell’attività antropiche sugli ecosistemi marini. I dati ricavati potranno supportare la definizione di misure di mitigazione, quali la regolamentazione del traffico marittimo e il monitoraggio delle specie più sensibili. I rilevamenti arricchiscono la ricerca scientifica e sensibilizzano sull’importanza della tutela della biodiversità e degli ecosistemi marini.
“Uno strumento importante e innovativo per la ricerca scientifica, il monitoraggio e la sensibilizzazione ambientale, tre azioni fondamentali per la nostra Area Marina Protetta- sottolinea il Presidente dell’Amp Punta Campanella, Lucio Cacace- Un progetto che rafforza ulteriormente la sinergia con la Stazione Zoologica A.Dohrn”.
“L’AMP di Punta Campanella si conferma un laboratorio naturale per la ricerca, dimostrando come tecnologia, scienza e sensibilizzazione possano unirsi per la tutela del nostro mare.” commenta Francesco Caruso, responsabile del progetto per la Stazione Zoologica A.Dohrn.