Il Commissario Europeo dei Transporti Violeta Bulc, ha incontrato al Porto sloveno di Koper i rappresentanti dei Porti dell’Alto Adriatico, membri dell’Associazione NAPA, riuniti per l’Assemblea Generale: i porti italiani di Venezia e Trieste e il porto croato di Rijeka. All’incontro hanno partecipato anche i rappresentanti dei porti di Monfalcone e Chioggia, che hanno chiesto di diventare membri del NAPA. Il Commissario Bulc ha sottolineato il suo interesse per i porti del Nord Adriatico che sono stati riconosciuti come “Porti Core” della rete TEN-T già nel 2011 e confermati nodi strategici anche dei due principali corridoi europei: il corridoio Baltico-Adriatico e il corridoio Mediterraneo. Per questa ragione, il Commissario si è dimostrato particolarmente interessato ai piani di sviluppo di ciascun porto. Attualmente gli scali del NAPA raggiungono complessivamente volumi pari a circa 110 milioni di tonnellate, che, per fare un esempio, sono solo un quarto di quelli di Rotterdam, il più grande scalo portuale europeo. Con riferimento ai container – i carichi più strategici – i volumi complessivi raggiunti lo scorso anno dai porti del NAPA sono stati di 1,8 milioni di TEU, che rappresentano solo un decimo di quelli dello scalo olandese. Il potenziale della regione è ancora inutilizzato, ed è questo il motivo per cui i porti del NAPA hanno ambiziosi piani infrastrutturali. Il Porto di Venezia intende costruire un terminal energetico e container in altura (Offshore), implementare una catena logistica per il settore della chimica e completare il terminal dedicato alle Autostrade del Mare. Il Porto di Trieste sta programmando l’allargamento del Molo VII, la costruzione di un terminal intermodale e una nuova piattaforma logistica, che sarà la base del futuro Molo VIII. Nel Porto di Rijeka, la ricostruzione del terminal container è stata completata nel 2013 e stanno proseguendo i lavori per la costruzione di un nuovo terminal container. Rijeka sta inoltre lavorando al progetto di un nuovo porto sull’isola di Krk. Infine, il Porto di Koper sta preparando l’estensione del Molo I, migliorando gli approdi e i collegamenti con l’entroterra e costruendo nuovi depositi per lo stoccaggio delle merci. Nel lungo termine, i piani del Porto di Koper prevedono l’estensione del Molo II e la costruzione del Molo III. I progetti infrastrutturali dei porti del NAPA, principalmente focalizzati sul business dei container, sono dunque finalizzati al raggiungimento di un potenziale di volumi che, secondo le stime di MSD Transmodal per i porti dell’Alto Adriatico, dovrebbero raggiungere i 5,9 milioni di TEU nel 2030. L’Alto Adriatico ha una posizione geografica strategica, essendo la via più corta per le navi provenienti dal Far East e dirette ai mercati centro europei, che è importante non solo in termini di tempi e di costi, ma anche di impatto ambientale. Per questo i rappresentanti dei porti del NAPA hanno chiesto al Commissario Bulc di sostenere lo sviluppo infrastrutturale in ciascun porto membro e i relativi sistemi logistici che garantiranno il pieno sviluppo dei Corridoi della “Core Network” europea. I rappresentanti del NAPA hanno infine sottolineato che il rafforzamento del ruolo delle porte d’accesso dei porti del Sud Europa (NAPA, Mediterraneo e Mar Nero) consentirà di ribilanciare i traffici tra il nord e il sud, incrementando l’efficienza dell’intero sistema.