Roma, 19 settembre 2018 – Il 19 settembre a Roma, presieduto da Mario Mattioli, si è riunito il primo Consiglio della Confederazione Italiana Armatori dopo le ferie estive.
Al primo punto dell’ordine del giorno, il crollo del Ponte Morandi di Genova.
Il Consiglio ha osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime della tragedia e manifestare ancora una volta la vicinanza a tutta la città di Genova e al porto.
Successivamente è stata presa in esame la situazione derivante dal crollo del Ponte e i riflessi sulla logistica e sulle attività delle compagnie armatoriali che operano nel porto di Genova.
“A poco più di un mese dal disastro – ha affermato il Presidente Mattioli – si registrano forti disagi per i collegamenti tra il porto e l’autostrada con evidenti ripercussioni sul traffico urbano e congestionamenti su tutta la rete. Pur ipotizzando che il ponte venga ricostruito in 18 mesi, è evidente che una situazione simile è insostenibile e che il rischio di forte perdita di traffico del principale porto italiano è molto elevato”.
Il Presidente di Confitarma, supportato dagli associati genovesi, i Consiglieri Alessandra Grimaldi e Beniamino Maltese e l’armatore Marco Novella, che in queste settimane hanno partecipato a tutti i tavoli tecnici “per Genova”, ha ribadito che Confitarma da subito si è messa a disposizione delle Autorità per affrontare insieme la difficile situazione, assicurando la continuità dei traffici gestiti dalle aziende associate da e per Genova e portando il contributo di esperienza degli armatori nella ricerca delle migliori soluzioni per garantire la continuità operativa del porto.
In particolare Confitarma, fatte salve tutte le necessarie verifiche, sostiene di approfondire l’ipotesi di avviare delle linee marittime di corto raggio verso Voltri o Savona per alleggerire il traffico locale e facilitare l’arrivo delle merci destinate al Nord Ovest del Paese e al centro Italia. Se così fosse deciso, importanti aziende associate a Confitarma hanno già dato la loro disponibilità a contribuire con le loro unità.
Il Consiglio ha poi preso in esame l’evoluzione politica e legislativa e i riflessi sulle attività armatoriali.