• 22 Gennaio 2025 05:11

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Il Vice ministro Rixi ha partecipato al tavolo di lavoro promosso da SAP su “Innovazione digitale e infrastrutture”

Roma – “Oggi le infrastrutture italiane non devono essere considerate solo come asset di interesse nazionale, ma anche come obiettivi sensibili. Per questo motivo, le tecnologie applicate alla loro gestione devono essere di livello”. Così il viceministro alle infrastrutture e ai trasporti, Edoardo Rixi, intervenuto al tavolo di lavoro “Innovazione digitale e infrastrutture – Gestione degli asset strategici del Paese”, organizzato da SAP Italia e tenutosi oggi presso Palazzo Soderini a Roma, con la partecipazione dei vertici di associazioni, istituzioni, imprese pubbliche e private.

Il viceministro ha sottolineato come negli ultimi anni si sia prestata scarsa attenzione all’acquisto di tecnologie, spesso rivelatesi inadeguate di fronte alle sfide attuali.

Nella gestione delle infrastrutture del Paese, secondo Rixi, è indispensabile adottare un approccio più avanzato e strategico: maggiore analisi predittiva, un uso diffuso degli open data per favorire la condivisione delle informazioni e un incremento nell’utilizzo di Intelligenza Artificiale e digitalizzazione.

“È fondamentale disporre di un sistema efficace di analisi dei dati e di monitoraggio costante delle opere infrastrutturali”, ha dichiarato il viceministro. “Non possiamo essere certi della durata delle infrastrutture, nemmeno di quelle considerate più efficienti”.
Carla Masperi, Amministratore Delegato di Sap Italia ha sottolineato l’impegno dell’azienda nel fornire soluzioni tecnologiche “per favorire la modernizzazione e l’efficienza delle infrastrutture, settore che sta affrontando sfide significative: dall’obsolescenza di molte opere alla crescente domanda di mobilità di beni e persone, alla storica lentezza nell’attuazione dei progetti, alle risorse necessarie per diminuire l’impatto ambientale. Riteniamo – ha spiegato Masperi – vi siano almeno tre aree di intervento che possono avere un impatto esteso in questo ambito: interoperabilità e open data, elementi essenziali per creare un ecosistema digitale basato sull’interconnessione dei dati che consenta a tutti gli attori di collaborare efficacemente; adozione dell’intelligenza artificiale generativa che automatizzando processi complessi riduce i tempi e migliora la precisione delle operazioni; e infine adozione di soluzioni e sistemi in cloud, vero motore dell’innovazione perché democratizza l’accesso alle nuove tecnologie e offre quella flessibilità e scalabilità fondamentali per affrontare le nuove sfide infrastrutturali”.