Continuano le operazioni di ricerca e soccorso della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia nonostante l’approssimarsi della stagione invernale.
In particolare alle prime ore del mattino del 17 ottobre è arrivata una richiesta di soccorso in cui si segnalava un’unità in difficoltà nello specchio acqueo antistante il Comune di Vico Equense – versante golfo di Salerno – che imbarcava acqua ed era in procinto di affondare.
La richiesta di soccorso, inizialmente coordinata dall’Ufficio Circondariale marittimo di Capri con la tempestiva attivazione della motovedetta SAR CP 858, successivamente è stata gestita dalla Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia con la motovedetta CP 542 che ha coordinato sia le operazioni di assistenza all’equipaggio sia la verifica di eventuali sversamenti in mare dovuti all’affondamento dell’unità.
Giunti sul posto i militari hanno constatato l’effettivo semi affondamento dell’unità, accertando l’incolumità dei membri dell’equipaggio che, nel frattempo, era riuscito a trasbordare su un’altra unità di proprietà della medesima società.
I successivi sopralluoghi dell’equipaggio della MV CP 542, fortunatamente, hanno permesso di accertare l’assenza di qualsivoglia tipologia d’inquinamento nell’area dell’affondamento che rientra nella cosiddetta zona B dell’area marina protetta denominata “Punta Campanella”.
Il comandante dell’unità, in sede di accertamenti, ha riferito di aver avuto un’avaria all’uscita del porto di Positano, che ha portato ad imbarcare acqua nella sala macchine.
Resosi conto della gravità della situazione e per non esporre i membri dell’equipaggio ad ulteriori pericoli ha preferito avvicinarsi alla spiaggia anche al fine di evitare l’affondamento dell’unità in acque più profonde che avrebbero reso il recupero molto più difficile e complesso. A tal riguardo il Comandante della Capitaneria di porto di Castellammare, C.F. (CP) Andrea PELLEGRINO, coadiuvato dal personale della Delegazione di Spiaggia di Vico Equense al comando del 2°C° Aiutante PIGNATELLI Leonardo, sta coordinando tutte le operazioni finalizzate al recupero e allo smaltimento del relitto, come da normativa vigente.
La naturale conseguenza dell’evento è stata l’apertura di un’inchiesta amministrativa finalizzata ad accertare le cause dell’incidente, i cui esiti saranno trasmessi alle autorità gerarchicamente superiori.