Era la notte del 30 agosto 1978 quando, uscendo da casa della sua fidanzata a Pagani, nel salernitano, Antonio Esposito Ferraioli fu raggiunto da un colpo d’arma da fuoco che ne troncò la vita, a soli 27 anni.
Antonio Esposito Ferraioli, Tonino, era un giovane cuoco che lavorava alla mensa dello stabilimento paganese della FATME, azienda leader nel settore dell’elettronica. Delegato Cgil, era a lavoro quando si accorse che la fornitura di carni arrivata nella cucina della mensa aziendale era marcia. Da tempo, in veste di delegato sindacale, si batteva per migliorare la qualità delle forniture alimentari e le condizioni lavorative dei colleghi. Quando la partita di carne avariata arrivò in mensa pensò che il limite era superato e decise così di denunciare. Tuttavia, non fece in tempo. La notte del 30 agosto fu ammazzato da un colpo di lupara alla schiena.
Dopo la morte gli inquirenti avviarono una intensa attività investigativa, non arrivando a riscontri concreti. Voci e sospetti negli anni hanno circondato la vicenda. Sotto accusa finirono i titolari della ditta che gestiva in appalto la mensa ma le indagini si risolsero comunque in un nulla di fatto. E così nel 2021 la giustizia non ha ancora dato un volto e un nome ai mandanti. Tonino tuttavia, dal 2018, è stato riconosciuto ufficialmente vittima innocente della criminalità organizzata. Una sentenza storica che, nonostante l’assenza di processi e condanne, ha stabilito che quell’omicidio è avvenuto in un contesto caratterizzato dalla forte presenza di uomini di camorra e da affari mafiosi.
Anche per questi motivi, abbiamo combattuto ogni giorno perché il nome e la memoria di Antonio Esposito Ferraioli non fossero lasciati morire con lui. Abbiamo raccontato la sua storia a migliaia di giovani perché ne rinnovassero il ricordo e la lezione di libertà. La sua testimonianza ha segnato per noi il cammino e noi continueremo a impegnarci perché abbia un senso concreto anche nella realtà di oggi.
É quindi in questa direzione che la rete regionale di Libera si è fatta promotrice quest’anno di due iniziative molto importanti che coinvolgono territori differenti ma accomunati dalla memoria del giovane sindacalista assassinato. A 43 anni dal delitto, infatti, a Pagani e ad Afragola si terranno due momenti di riflessione tra arte, musica e parole per onorare il sacrificio di Esposito Ferraioli.
Il 30 agosto, nella sua città natale, sarà celebrata una messa in suffragio nella parrocchia di San Sisto II, in cui da giovane il Ferraioli animava il suo impegno nello scoutismo. A seguire, dalle 20:30, negli spazi della parrocchia sarà proiettato il cortometraggio “Tonino – Il film”, pellicola incentrata sulla sua vicenda umana e giudiziaria realizzata nel 2019 su impulso di una serie di realtà attive nell’antimafia sociale. Sarà inoltre presentato in anteprima il videoclip di “Canzone per Tonino”, brano della Compagnia Daltrocanto, gruppo di musica folk che ha scelto di dedicare una canzone alla storia del giovane sindacalista scomparso.
Due giorni più tardi, il primo settembre, le iniziative si sposteranno ad Afragola, dove avrà luogo la seconda tappa di memoria per il sindacalista. Nei terreni della Masseria “Antonio Esposito Ferraioli”, bene confiscato alla camorra tra i più grandi della Campania, sarà nuovamente proiettato il cortometraggio “Tonino – Il Film” e si terrà infine un concerto live della Compagnia Daltrocanto, con una seconda proiezione del videoclip di “Canzone per Tonino”. Un momento importante per tenere insieme la memoria delle vittime di mafia e il tema del riutilizzo sociale dei beni confiscati in un luogo altamente simbolico come la Masseria intitolata al sindacalista della Cgil, anche attraverso la proiezione del docufilm “Afraore. Storie confiscate” ideato e realizzato dagli studenti del Liceo Scientifico “Filippo Brunelleschi” di Afragola.
Nella due giorni di memoria, saranno coinvolte la rete regionale di Libera Campania, la Cgil, le scuole, le parrocchie, gli scout e diverse realtà dell’antimafia sociale campana. Inoltre, sarà presente Mario Esposito Ferraioli, fratello di Antonio quotidianamente impegnato per tenerne vivo il ricordo.