Appello di Anita al ministro Passera
I ritardi della Commissione europea in merito alla richiesta di approvazione dell’ecobonus (anni 2010 e 2011), l’incentivo dato agli autotrasportatori per trasferire le merci via mare, preoccupano le imprese di autotrasporto.
“Per anni – spiega Eleuterio Arcese, presidente di ANITA – ci è stato chiesto di puntare al trasporto intermodale per decongestionare le strade e garantire il rispetto dell’ambiente. E noi lo abbiamo fatto. Ora che le imprese hanno investito impegnandosi su piano economico e organizzativo a trasferire i propri veicoli sulle navi, si paventa il rischio che l’incentivo possa saltare”.
Arcese evidenzia la contraddizione insita nel porre “ostacoli ad un progetto che le stesse Istituzioni comunitarie hanno considerato una buona pratica da seguire in tutta Europa”, elemento che induce la categoria “a temere che in futuro possano venir meno analoghe misure a sostegno del trasporto intermodale”.
Nel chiedere un intervento politico forte e deciso del ministro Passera per sbloccare almeno le risorse già destinate all’ecobonus, Arcese ha sottolineato come il ministero dell’Economia e delle Finanze stia già disponendo le variazioni di bilancio per l’assegnazione dei fondi. Misura “inutile” in mancanza del via libera di Bruxelles.
Nato con l’obiettivo di riequilibrare le modalità di trasporto sul territorio italiano, mediante l’introduzione di sistemi incentivanti rivolti a sostenere una progressiva crescita della utilizzazione della modalità marittima, l’ecobonus ha ottenuto buoni risultati. Un recente studio condotto da RAM – Rete autostrade Mediterranee – ha dimostrato che, grazie ad esso, nel triennio 2007-2009 l’utilizzazione delle vie del mare in alternativa ad un medesimo itinerario terrestre ha comportato minori costi ambientali e sociali per 411 milioni di euro.
Nello scorso febbraio, nell’ambito delle risorse destinate dal decreto stabilità al settore dell’autotrasporto, per l’ecobonus sui viaggi intermodali strada mare effettuati nel 2011 sono stati stanziati 30 milioni di euro.