Buone nuove sul fronte balneazione
In 7 anni (2000 – 2007), il 37% dei litorali ha subito variazioni dell’assetto delle linee di riva superiori a 10 metri e i tratti di costa in erosione (897 km) sono ancora superiori a quelli in progradazione (851 km). L’arretramento della linea di riva e la perdita di superficie costiera sono particolarmente evidenti e profonde in corrispondenza delle foci dei fiumi. Nel periodo di riferimento, sono andati persi 600.000 m2 di spiagge.
È quanto emerge dall’Annuario dei dati Ispra presentato oggi a Roma.
Buoni risultati invece sulla qualità delle acque di balneazione. Dalle 310 chiuse nel 2009 si è passati alle 33 del 2010. “Quantitativamente – rileva lo studio – l’Italia presenta 4.896 acque di balneazione, pari al 33,7% delle acque di balneazione costiere di tutta l’Europa. In totale sono conformi, nel 2010, l’85,3% delle acque, di cui il 77,2% ai valori guida e l’8,1% ai valori imperativi”.