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L’impegno della Marina Militare per garantire la sicurezza delle rotte internazionali

DiGabriele Nosso

Lug 18, 2011

Dalle partnership nei sistemi di controllo all’operazione Atalanta

In un sistema dove gli oceani sono il centro di gravità dell’economia globale è sempre più importante la conoscenza approfondita di ciò che accade lungo le rotte internazionali. Con criticità in continua evoluzione – dalla pirateria al terrorismo, dall’inquinamento al traffico di clandestini, dal contrabbando di armi ai disastri naturali – è sempre più sentita dalle Marine Militari l’esigenza di ampie partnership; di una collaborazione trans-regionale capace di fornire in tempo reale le informazioni necessarie ad una pronta risposta operativa in termini di sicurezza.

Un concreto segnale in questa direzione è arrivato da Venezia in occasione dell’ottava edizione del Regional Seapower Symposium che ha visto la partecipazione dei rappresentanti di 43 Marine Militari del mondo e di importanti organizzazioni internazionali come l’Imo.

Nel corso della manifestazione, incentrata sul tema “Dialogo e cooperazione come fattori abilitanti per la sicurezza marittima”, è stato firmato a bordo della nave scuola Amerigo Vespucci un accordo operativo che permetterà l’integrazione fra i sistemi V-RMTC (Virtual Region Maritime Traffic Center), già in funzione fra i 24 Paesi del “Mediterraneo allargato”, e T-RMN (Trans Regional Maritime Network), con il quale l’Italia, grazie a una sperimentazione iniziata nel 2008, scambia informazioni per il controllo del traffico marittimo con Brasile, Singapore ed India.

In pratica l’accordo permetterà la creazione di una “torre di controllo” mondiale: un occhio elettronico che renderà possibile acquisire notizie in tempo reale su ciò che accade sulle rotte mercantili internazionali.

Il sistema si baserà su rivelazioni “multistrato”. Al primo livello sarà alimentato dai report raccolti da organismi come la Nato che grazie a satelliti, radar, aerei-spia e navi militari monitora l’intero globo terrestre. Successivamente i dati saranno rielaborati dall’insieme delle reti regionali (V-RMTC e T-RMN) e messi in comune attraverso una sorta di web site online per i Paesi aderenti all’accordo. “Si tratta – ha spiegato il Capo di Stato Maggiore della Marina, Bruno Branciforte – dell’embrione di una federazione di sistemi del futuro che si stanno creando in singole regioni, così com’è avvenuto nel Mediterraneo. L’esigenza di creare canali di comunicazione e scambi di informazioni tra i diversi bacini, deriva dal fatto che le ottomila navi mercantili che navigano ogni giorno nel Mediterraneo spesso partono da molto più lontano”.

Nel corso del Simposio lo stesso Branciforte ha anticipato un programma per “dispiegare alcune forze da sbarco a fianco delle navi commerciali per la protezione nelle acque del Corno d’Africa” riproponendo, dopo un incontro con i rappresentanti del governo provvisorio della Somalia, la necessità della creazione di una Guardia Costiera somala “per controllare ciò che parte e ciò che arriva in quelle coste”. “Sono totalmente convinto – ha sottolineato – che nessun risultato a lungo termine possa essere raggiunto parlando attraverso club esclusivi, ma che bisogna coinvolgere tutte le istituzioni e gli operatori privati i cui interessi sono in gioco nell’ambiente marittimo. E mi aspetto che, nei prossimi anni, attraverso questi simposi, le Marine potranno affermare il loro ruolo critico per la stabilità nel mondo, permettendo di passare da una visione mondiale centrata sulla terraferma a una strategia che abbia al centro il mare”.

Il 30 novembre scorso, intanto, la fregata Libeccio ha concluso nel Golfo di Aden il proprio mandato nell’Operazione Atalanta dell’Unione Europea di contrasto alla pirateria marittima iniziato lo scorso luglio. Nei 125 giorni di missione il Libeccio, al comando del Capitano di Fregata Antonio Galiuto, ha percorso quasi 28.000 miglia per circa 2500 ore di moto  (equivalenti a 80% di navigazione) per garantire la libertà di navigazione ai mercantili scortati o in transito. I compiti assegnati al Libeccio saranno assicurati per i prossimi 3 mesi dalla fregata Zeffiro, al comando del Capitando di Fregata Marco Montoneri.

A. Cerri