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La consapevolezza di Mario Draghi e la ripartenza del Paese attraverso l’Agenda Digitale

Diredazione City

Feb 18, 2021

di Mauro Nicastri, Presidente AIDR

Se dovessimo trovare una parola che meglio possa rappresentare il discorso del Presidente Draghi al Senato, non avremmo dubbi nell’individuarla nella parola CONSAPEVOLEZZA.

Consapevolezza della grave crisi sanitaria ed economica che sta attraversando il nostro paese, e delle gravi sofferenze patite dagli Italiani causate dalla perdita di tante persone care, ma anche dallo stato di incertezza lavorativa che da più di un anno getta nello sgomento i nostri concittadini.

Consapevolezza dell’alta responsabilità assunta con l’accettazione dell’incarico conferitogli dal Presidente Mattarella, e della necessità di dover affrontare congiuntamente un problema di natura emergenziale derivante dalla crisi pandemica e problematiche ataviche e strutturali che affliggono il nostro Paese e che necessitano di riforme coraggiose.

Consapevolezza del ruolo delle Istituzioni e della Politica; seppur riconoscendo indirettamente la natura emergenziale che ha portato alla nascita del suo Governo, non dimentica di ricordare la centralità delle istituzioni democratiche e del ruolo imprescindibile che la nostra carta costituzionale affida ai partiti politici.

Consapevolezza delle grandi capacità che gli Italiani hanno saputo dimostrare al mondo intero nei grandi momenti di difficoltà della nostra storia, e che hanno consentito di far risorgere dalle ceneri della seconda guerra mondiale l’Italia del miracolo economico, grazie all’orgoglio ed alla determinazione dei nostri nonni e dei nostri padri. Da ciò, è imprescindibile la grande responsabilità che la nostra generazione ha nei confronti dei nostri figli e dei nostri nipoti. Senso di responsabilità che richiede i medesimi sacrifici fatti dalle generazioni che ci hanno preceduto in nostro favore, anche in termini di investimenti nella formazione, nella scuola e nell’università.

Consapevolezza della centralità dell’Unione Europea. Il presidente Draghi non ha dimenticato di ricordare che l’Italia è stato uno dei Paesi fondatori dell’Unione Europea, ed il percorso avviato di condivisione dei valori e dei principi è un percorso irreversibile, ed al contempo auspicando un Unione Europea sempre più integrata che approderà a un bilancio pubblico comune capace di sostenere i Paesi nei periodi di recessione.

Consapevolezza della diseguaglianza nella distribuzione del reddito che affligge la nostra società, e che la crisi pandemica ha ulteriormente acuito, seppur riconoscendo l’importanza delle misure introdotte dal Governo Conte a sostegno delle fasce più deboli.

Consapevolezza delle gravi carenze del nostro sistema sanitario e del nostro sistema scolastico ed universitario, nei quali è imprescindibile investire ma al contempo riformare strutturalmente anche partendo dai modelli introdotti da altri paesi europei.

Consapevolezza che i modelli di crescita e di sviluppo economico vadano cambiati in ragione di una economia sostenibile e nel rispetto dell’ambiente che abbiamo l’obbligo morale di custodire e preservare anche in favore delle future generazioni.

Consapevolezza della necessità di introdurre riforme strutturali e programmi di investimenti che abbiano obiettivi precisi nel breve e nel medio termine riguardanti la produzione di energia da fonti rinnovabili, l’inquinamento dell’aria e delle acque, la rete ferroviaria veloce, le reti di distribuzione dell’energia per i veicoli a propulsione elettrica, la produzione e distribuzione di idrogeno, la digitalizzazione, la banda larga e le reti di comunicazione 5G.

In sintesi, consapevolezza dei problemi del nostro Paese e cosa è necessario fare per risolverli.