La mamma di Antonio Natale: “non mi fermo finchè non avrò avuto giustizia per mio figlio” “bisogna smantellare una volta e per tutte le piazze di spaccio nel parco Verde di Caivano”..
Sono stati convocati dai carabinieri i familiari di Antonio Natale, il giovane di 22 anni dl Caivano ucciso probabilmente per vicende legate all’attività di spaccio di stupefacenti. I militari dell’Arma, incaricati dalla Procura di indagare sull’omicidio oggi hanno riconvocato l’intera famiglia del ragazzo per interrogarli. Nelle prossime ore è prevista anche l’autopsia. Intanto il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli ha raccolto un nuovo appello della mamma e del fratello che si erano già rivolti a lui quando il ragazzo era scomparso per sollevare pubblicamente il caso e aiutarli nella battaglia contro le piazze di spaccio nel parco Verde. “Non mi fermo finché non avrò giustizia per mio figlio – ha dichiarato la donna -. Siete venuti anche a casa mia a raccontarmi sciocchezze facendomi credere che mio figlio era ancora vivo. Avete raccontato falsità sul conto della mia famiglia facendo credere che noi vivevamo grazie allo droga ma noi siamo tutti lavoratori e a mio figlio io l’ho denunciato proprio per salvarlo da questo mondo. Dovete uccidermi per fermarmi”. Borrelli ha poi specificato che “tante persone sono andate a raccontare storie false, illudendo la mamma che Antonio fosse ancora vivo”. Ha quindi aggiunto: “Dovete pagare anche per questo. La battaglia è smantellare tutto il sistema criminale. Noi crediamo fino in fondo nella magistratura e nella giustizia. Il segnale forte dello Stato deve essere stare al fianco di una famiglia che ha persino denunciato la sua carne per salvare un ragazzo finito in un giro sbagliato. “Dobbiamo fare di tutto per non spegnere l’attenzione mediatica su quello che è accaduto – ha concluso Borrelli – Il Parco Verde non è solo droga e morte. Ma noi abbiamo il dovere di combattere la camorra e smantellare le piazze di spaccio una volta e per tutte“.