Emergenza guerra, emergenza Suez, emergenza infrastrutture, emergenza cantieri aperti…
Di fronte a un quadro internazionale e nazionale fra i più complessi degli ultimi decenni e un interscambio via mare nell’epicentro di un vero e proprio ciclone, il porto della Spezia, insieme a quello di Marina di Carrara, è il primo scalo marittimo italiano e fra i primi in Europa, a lanciare la sua “Formula” di resilienza.
Obiettivo difendere i traffici e le compagnie di navigazione che hanno fatto di La Spezia e Carrara le basi operative nel Mediterraneo, applicare in modo scientifico chiavi di efficienza e anche di abbattimento della burocrazia, che consentano di preservare con il ruolo di questi porti, i servizi di movimentazione delle merci per una fascia importante dell’economia produttiva italiana.
La seconda edizione di “Sotto il segno del porto”, convegno che si svolgerà venerdì mattina, 19 aprile, presso la sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, assume quindi caratteristiche del tutto particolari, proponendosi di lanciare un messaggio innovativo di resistenza e rilancio per la portualità nazionale.