L’interesse di Libano e Marocco per il porto di Bari
Nell’ambito del progetto “Chede-Med – Ciclo di alti studi per lo sviluppo economico del Mediterraneo”, l’Autorità Portuale del Levante ha ospitato, in una sessione pomeridiana di approfondimento, una delegazione di dirigenti e rappresentanti di organizzazioni pubbliche e private, provenienti da Francia, Spagna, Marocco e Libano.
Nel quarto dei cinque seminari di formazione in programma in vari paesi bagnati dal Mare Nostrum, quello tenutosi a Bari, dal 14 al 16 dicembre 2011, sono stati indagati e sviluppati a più livelli, al confronto con i più rappresentativi attori dello sviluppo economico, pubblico e privato e delle istituzioni locali, i temi della cooperazione politica-economica della regione euro mediterranea.
Il Segretario Generale dell’A.P., Mario Sommariva, ha tracciato un ampio e circostanziato excursus storico dei modelli di governance portuale, soffermandosi a illustrare l’evoluzione della legislazione portuale, prima e dopo la riforma, con l’istituzione della Legge 84/94 – legge istitutrice delle Autorità Portuali – e il forte impulso dato da quest’ultima alla competitività dell’intero sistema portuale italiano. Sommariva ha poi delineato quelli che sono i compiti di indirizzo degli enti portuali e, in particolare si è soffermato sul modello di governance dell’Autorità Portuale del Levante: l’allargamento della circoscrizione territoriale ai porti di Barletta e Monopoli e la piena valorizzazione della portualità minore con il network dei porti del Levante, i comitati territoriali, organi di carattere ricognitivo ed istruttorio che rappresentano oggi un nuovo modello organizzativo e gestionale per una pluralità di porti.
Il Presidente dell’Autorità Portuale del Levante, Francesco Mariani, ha chiuso la serie di interventi del seminario, con una relazione in cui ha tracciato un dettagliato e molto aggiornato profilo degli scenari internazionali dei traffici marittimi e in particolare dell’ evoluzione dei traffici marittimi nell’area del Mediterraneo in relazione allo scenario mondiale. “Il bacino del Mediterraneo dall’Egitto al Marocco e l’Est dai Balcani alla Turchia, fino ai paesi caucasici – ha detto Mariani – debbono rappresentare, almeno nell’ottica dei porti del Mezzogiorno, la vera scelta strategica”. “I tre porti del network hanno già oggi una netta propensione euro mediterranea – ha spiegato Mariani – Bari, in particolare, per il traffico ro-ro è già corridoio logistico fra l’Est (Turchia, Bulgaria, Balcani, regioni caucasiche, Grecia) e l’Europa”.