Damanaki: “Una tappa fondamentale”
Oggi i rappresentanti dei datori di lavoro e dei sindacati del settore della pesca marittima dell’Unione europea hanno sottoscritto un accordo volto a garantire che i pescatori ottengano condizioni di lavoro dignitose a bordo dei pescherecci, per quanto attiene ai requisiti minimi per l’esercizio della professione: vitto e alloggio, sicurezza sul luogo di lavoro e tutela della salute, assistenza sanitaria e previdenza sociale. Tale accordo attua, a livello di Unione europea, la Convenzione “Il lavoro nel settore della pesca” dell’Organizzazione internazionale del lavoro.
Le parti sociali intendono invitare la Commissione a presentare il loro accordo al Consiglio dei ministri dell’Ue al fine di assicurarne l’attuazione tramite una direttiva europea, in conformità dell’articolo 155 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea. In tal modo le norme diventeranno giuridicamente vincolanti nell’UE e la ratifica della convenzione dell’OIL potrà effettuarsi rapidamente.
L’accordo è stato sottoscritto nel corso della Conferenza per la giornata europea del mare, a Goteborg (Svezia).
“Questo accordo – ha dichiarato Maria Damanaki, Commissario per gli Affari marittimi e la pesca – costituisce la tappa fondamentale volta ad imporre agli Stati membri dell’UE l’obbligo giuridico di migliorare le condizioni di lavoro dei pescatori in Europa. Si applica, in linea di massima, a tutti i pescherecci e a tutti i pescatori, compresi quelli degli equipaggi multinazionali. Obbliga le autorità a controllare che le norme siano rispettate e incoraggia il coordinamento tra le autorità competenti”.