Nei giorni 2/3 luglio si è tenuta la conferenza generale di ALICE, nel quale sono stati eletti i quadri dirigenziali dell’associazione. Oggi ALICE rappresenta il principale network europeo di innovazione in ambito logistico e un punto di riferimento per la Commissione Europea nello sviluppo delle policy legate al settore. Alla guida dell’associazione è stato confermato Francois-Regis Le Tourneau, vicepresidente di L’oréal, mentre con i ruoli di vicepresidenti troviamo due italiani, Andrea Condotta, Direttore in Gruber Logistics (neo eletto), e Sergio Barbarino, Senior Director in Procter & Gamble (già in passato Presidente di ALICE). A concludere la composizione del Board of Directors troviamo un’altra italiana, Paola Cossu, CEO di FIT consulting, e Cristina Martin Lorenzo, CEO di Usyncro dalla Spagna.
La European Technology Platform ALICE (ETP ALICE) è una piattaforma tecnologica europea che si dedica alla promozione e al sostegno dell’innovazione nel settore della logistica in Europa. Il suo ruolo principale è quello di fungere da catalizzatore per lo sviluppo e l’implementazione di soluzioni innovative nel campo del trasporto di merci e della logistica, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza, la sostenibilità e la competitività del settore.
ALICE è composta da aziende di produzione, società di logistica, istituti di ricerca, università e altri stakeholder impegnati nell’identificare priorità di ricerca e innovazione, promuovere progetti collaborativi e influenzare le politiche europee in materia di logistica. Inoltre, ALICE si impegna a facilitare il trasferimento di tecnologie e conoscenze dal mondo della ricerca al mercato, contribuendo così a ridurre il divario tra ricerca e applicazione pratica.
A seguito della rielezione François-Régis Le Tourneau ha sottolineato come “ALICE goda oggi di un riconoscimento crescente come promotore di soluzioni concrete verso una logistica a zero emissioni e nell’implementazione del concetto di physical internet, un posizionamento dell’associazione che deve contribuire a risolvere i temi legati alle difficoltà derivanti da una crescente complessità di gestione delle catene di approvvigionamento”.
In un contesto italiano portato costantemente all’esterofilia è interessante vedere come le professionalità italiane della logistica siano invece fortemente considerate e valutate ben oltre i confini nazionali, divenendo un punto di riferimento per l’innovazione di un settore strategico come la logistica. A volte dovremmo imparare a guardarci con gli occhi degli altri.