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Logistica: il Gruppo Grendi chiude il 2020 con crescita di fatturato, volumi e investimenti

Il 2021 parte con un nuovo magazzino a Bologna, una nuova nave e linea merci per la Sardegna. Tra i progetti anche la realizzazione di un terminal merci internazionale Lo-Lo a Cagliari

13 gennaio 2021 – Segno positivo per i risultati registrati dal Gruppo Grendi nel 2020 e molti i progetti in cantiere per l’anno appena avviato, a partire dal cambio di una delle navi a noleggio: dalla Severine (150 m, 17 kn, 1.700 ml di portata) alla Wedelsborg (180 m, 20 kn, 2.550 ml, battente bandiera italiana), ad una nuova linea merci con collegamento trisettimanale tra Marina di Carrara e il Nord Sardegna, al progetto di realizzazione di un terminal merci internazionale a Cagliari Lo-Lo (lift on lift off, vale a dire con gru per movimentare il carico delle navi). Tra le nuove iniziative anche l’acquisizione di nuovi spazi per la distribuzione a BolognaInoltre le prime indicazioni sul fatturato consolidato del 2020 del Gruppo Grendi vedono una crescita di circa il 12% rispetto al 2019, verso quota 56 milioni di euro.

Grendi Trasporti Marittimi

Nel 2020 Grendi Trasporti Marittimi ha messo a segno un incremento del traffico Ro-Ro tra Marina di Carrara e Sardegna di oltre il 17% per un totale di 303.515 metri lineari equivalenti (Maggiori dettagli su volumi e investimenti nel 2020 nell’allegato A).

Per quanto riguarda i progetti per il 2021 Antonio Musso, amministratore delegato di Grendi Trasporti Marittimi ha ribadito la centralità della Sardegna nelle strategie di sviluppo del Gruppo: “Per quanto riguarda il Nord dell’isola intendiamo realizzare un nuovo collegamento nel più breve tempo possibile, per questo abbiamo già puntato su una nave con maggiore capacità di carico e potenza e sull’aumento della frequenza settimanale dei collegamenti. Per quanto riguarda, invece, il Sud ribadiamo il nostro impegno e la nostra richiesta per operare in uno spazio dedicato nel terminal internazionale del porto di Cagliari, con vantaggi per l’occupazione e la competitività delle imprese sarde, penalizzate dall’assenza di un soggetto in grado di gestire l’intero terminal internazionale. Nell’anno appena trascorso abbiamo, infine, potenziato l’equipment logistico investendo circa l’8% del fatturato”.

M.A. Grendi dal 1828

La società M.A. Grendi dal 1828, specializzata nella logistica dei trasporti via terra, ha dovuto fare i conti con il lockdown nei mesi di aprile e maggio 2020 che ha ridotto i volumi di merci movimentati in quel periodo. La capacità di ripresa dei mesi successivi e i buoni volumi registrati anche prima della pandemia hanno fatto registrare un valore complessivo di fine 2020 pari a 1,5 milioni di quintali trasportati e distribuiti in tutto il Sud Italia, con una crescita del 17% delle spedizioni rispetto al 2019. Più in dettaglio la Sardegna è il core business della distribuzione con oltre il 60% dei volumi distribuiti, grazie al ruolo fondamentale di deposito e logistica svolto dai due magazzini di Cagliari, mentre la Sicilia rappresenta il 16% e la Puglia il 10% e la quota restante copre le altre regioni del Sud Italia.

“Nel 2020 abbiamo ampliato le nostre infrastrutture con investimenti in magazzini e mezzi per oltre 3 milioni di euro” spiega Costanza Musso, amministratore delegato di MA Grendi dal 1828: “A luglio abbiamo aperto la nuova piattaforma distributiva di Olbia di quasi 2.000 mq e a dicembre abbiamo comprato un magazzino di 3.200 mq, nell’interporto di Bologna, adiacente a quello attualmente in uso, portando il magazzino di raccolta bolognese ad oltre 5.000 mq. I magazzini di Grendi constano di 12.000 mq di magazzini di raccolta, 20.000 mq di magazzini di distribuzione in Sardegna, e altrettanti metri quadri nelle 8 piattaforme distributive dei corrispondenti nel Sud Italia per un totale complessivo di oltre 50.000 mq”.

Infine, Grendi è attualmente l’hub per il trasporto e la distribuzione dei prodotti Barilla in Sardegna. Da tempo il Gruppo intende realizzare un secondo deposito dedicato al trasporto alimentare nell’area portuale di Cagliari che non è stato ancora reso possibile da difficoltà burocratiche.