Azioni sulla terraferma per indebolire il fenomeno
Non solo contrasto militare ma un approccio organico che prevede anche azioni sulla terraferma. L’Ue combatte la pirateria anche in questo modo e stanzia 37 milioni di euro a sostegno del programma MASE per la promozione della sicurezza marittima regionale.
A supportare la decisione di Bruxelles i risultati positivi ottenuti nel contrasto al fenomeno a partire dal 2008, primo anno di presenza nell’area del Corno d’Africa. Da allora, con l’avvio della missione Atalanta, gli attacchi hanno registrato una drastica diminuzione (-62%) nell’ultimo biennio così come i sequestri passati da 25 a 12.
“Questo sostegno – spiega il commissario allo Sviluppo Andris Piebalgs – segna un passo in avanti nella lotta alla pirateria, obbiettivo fondamentale per l’Europa poiché permetterà di promuovere gli scambi e la crescita nella regione. Negli ultimi anni sono stati fatti passi da gigante – continua – e questo finanziamento contribuirà a rafforzare i sistemi giuridici, a migliorare i controlli finanziari e formare i giovani affinchè trovino alternative alla pirateria”.
Il nuovo programma, infatti, contribuirà a sviluppare il sistema giuridico e giudiziario dei paesi della regione, in modo che siano meglio attrezzati per l’arresto e il trasferimento dei pirati. Si rafforzeranno inoltre le capacità di sorveglianza e pattugliamento della costa attraverso supporto logistico alle forze dell’ordine con appositi corsi di formazione. Questi ultimi, in particolare in Somalia, saranno parte essenziale di una campagna di sensibilizzazione a favore dei giovani più a rischio.