L’Isola di Sindalah diventerà una delle nuove destinazioni più esclusive al mondo e includerà una marina, un villaggio, tre hotel a cinque stelle, ville e appartamenti e ogni tipo di comfort come un centro per sport acquatici, uno yacht club, un golf club, un club sportivo, 38 ristoranti e lounge
Firenze – Il futuro del “lusso esperienziale” prende forma a Sindalah Island, meta esclusiva nel Mar Rosso destinata a diventare una delle location più ambite a livello internazionale. L’autore del masterplan e dell’intero design di Sindalah Island per NEOM è LUCA DINI Design & Architecture, uno degli studi più prestigiosi nel panorama dell’architettura e del design internazionale.
Dopo un primo soft opening a fine ottobre, Sindalah Island accoglierà nel corso dei prossimi mesi visitatori provenienti da ogni angolo del mondo, elevandosi a simbolo di modernità e raffinatezza. L’isola, con un’estensione di 84 ettari, trae ispirazione dalle più eleganti destinazioni turistiche italiane e mira a mettere in mostra il Made in Italy non solo attraverso l’architettura e i materiali, ma soprattutto attraverso lo stile di vita. Il villaggio e la promenade dell’isola presenteranno forme architettoniche fluide che si fondono armoniosamente con il paesaggio, creando un continuum tra le aree interne ed esterne. Sindalah ospiterà anche un porto turistico con 86 posti barca per superyacht, uno yacht club a due livelli, ciascuno dei quali richiama i ponti di una barca, con terrazze che si estendono verso il mare, un golf club con forme fluide che si integrano perfettamente con il paesaggio circostante, 38 ristoranti, lounge e un centro per sport acquatici.
L’offerta ricettiva sarà altrettanto straordinaria, con tre hotel a cinque stelle dotati di oltre 550 camere ultra-premium, insieme a ville e appartamenti. I visitatori avranno l’opportunità di rigenerarsi nel beach club e immergersi in esperienze di shopping esclusive nelle 51 boutique di lusso presenti sull’isola. Le componenti urbanistiche si inseriscono in un contesto architettonico armonioso e sostenibile, rispettoso del fragile ambiente marino circostante.
Fondato nel 1996 da Luca Dini a Firenze, lo studio LUCA DINI Design & Architecture si è rapidamente affermato come leader nel settore dei custom superyacht design, con un’esperienza di più di trent’anni nella nautica di lusso, ampliando successivamente la sua expertise includendo l’architettura, l’interior e l’urban design a livello internazionale, grazie alla sua capacità di coniugare innovazione, estetica e sostenibilità.
La filosofia progettuale di LUCA DINI Design & Architecture ha ispirato ogni aspetto di Sindalah Island, integrando eleganza e modernità in un contesto che celebra la bellezza naturale del Mar Rosso e adotta i più rigorosi standard di sostenibilità, con particolare attenzione alla protezione dell’ecosistema locale. Inoltre, sono stati utilizzati anche materiali mai visti prima, come la pelle spray per esterni, utilizzata per il rivestimento del golf club. La visione dello Studio ha trasformato l’isola in una destinazione unica, capace di offrire un rifugio esclusivo e indimenticabile.
Luca Dini, CEO & Founder di LUCA DINI Design & Architecture, ha dichiarato: “Essere stati scelti da NEOM per realizzare il masterplan e il design completo di Sindalah Island, nell’ambito di un concorso internazionale, rappresenta per noi un onore e un traguardo. Questo progetto racchiude l’essenza del nostro Studio: creare opere che fondono armoniosamente innovazione, sostenibilità ed eccellenza estetica. Il nostro approccio tailor made ci permette di sviluppare soluzioni uniche, insieme a tecnologie all’avanguardia e materiali innovativi, creando progetti sempre nuovi e visionari. Sindalah Island è un’avventura straordinaria che sta ridefinendo il modello di urban design sostenibile e siamo orgogliosi di contribuire con il nostro know-how, consolidato in anni di esperienza trasversale nel mondo della nautica, del design e dell’architettura internazionale, alla realizzazione di un progetto che ridefinirà il modello stesso di “lusso esperienziale””.