“Dopo gli attentati di Mosca il tema della sicurezza è tornato a essere di grande attenzione. Garantire la sicurezza dei cittadini in un momento come questo è un bene ambito a prescindere da visioni ideali o ideologiche. Il mio approccio è di non allarmismo ma di molta attenzione, di presidio e fari ben accesi su web, aeroporti e altri obiettivi sensibili”. E’ quanto ha dichiarato il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a Myrta Merlino durante l’intervista avvenuta al Forum per studenti “Change The World 2024”, organizzato da Associazione Diplomatici presso la sede dell’Onu a New York.
“La cooperazione internazionale rispetto al terrorismo potrebbe funzionare meglio – ha sottolineato Piantedosi – La circolarità delle informazioni è fondamentale e ancora non si è affermato in maniera congiunta. Il salto di qualità avviene quando c’è una piena collaborazione tra i vari organismi che ancora non è totale”.
Myrta Merlino ha poi sollecitato il ministro sul tema dell’immigrazione. “Il mio impegno è di coniugare gli aspetti di gestione degli ingressi regolari. Abbiamo proposto, con i decreti flussi, degli ingressi per motivi di lavoro in numeri significativi che non si registravano da anni, ci siamo assunti la responsabilità di dare l’idea che noi non siamo contro l’immigrazione in quanto tale”, ha dichiarato Piantedosi.
“Promuoviamo corridoi umanitari e ingressi per lavoro, allo stesso tempo abbiamo un approccio rigoroso riguardo agli ingressi irregolari. Non vi è dubbio che l’immigrazione regolare può essere una grande opportunità per paesi con bassa natalità, il problema è la sostenibilità e le regole servono in questo senso”.
Merlino non ha mancato di commentare con il ministro i fatti di Pisa: “L’esigenza di sicurezza e di controllo del territorio va coniugata con il diritto al dissenso. E’ una percentuale minima quella in cui le manifestazioni pubbliche hanno registrato criticità. Il caso di Pisa non è quello a cui tendiamo, non c’è dubbio. Ci sono delle analisi in corso per far sì che avvenga una ricostruzione appropriata di quella situazione”, ha concluso Piantedosi di fronte a 4mila studenti provenienti da tutto il mondo.