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Matteo Salvini è intervenuto alla 7^ edizione di Shipping, Forwarding&Logistics meet Industry

Milano, 22 febbraio 2022Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini è intervenuto oggi a Shipping, Forwarding&Logistics meet Industry,  l’appuntamento annuale, giunto alla 7^ edizione, dedicato all’incontro tra il mondo della logistica, delle spedizioni, dei trasporti, e quello dell’economia produttiva italiana.

Il Ministro ha sottolineato che è fondamentale investire in ricerca e sviluppo, anche sul nucleare perché la neutralità tecnologica è assolutamente fondamentale: non si può parlare solo di ‘elettrico’ ma occorre sperimentare ogni forma energetica, nucleare compreso. Non possiamo essere gli unici fermi in Europa.

Salvini si è soffermato anche sul settore dell’autotrasporto, in particolare sul tema del Brennero e delle misure unilaterali adottate dall’Austria nei confronti del transito dei mezzi pesanti: i trattati europei devono valere per tutti, l’Austria non può impedire la circolazione dei nostri operatori.

Una riflessione anche sull’importanza strategica dell’intermodalità e della logistica: oggi l’80-90% delle merci nel nostro Paese viaggia su gomma. Occorre potenziare le autostrade del mare e la logistica che è parte integrante del sistema di sviluppo sostenibile e industriale del Paese. In quest’ottica il ministero sta ragionando anche sui retroporti, in particolare su Alessandria in modo che il cosiddetto triangolo industriale Milano – Torino Genova torni tale.

Sul ruolo del Mediterraneo, Salvini ha chiesto che il Mediterraneo e l’Italia giochino la loro funzione di piattaforma logistica naturale. La Cina sta investendo anche nella portualità italiana: va bene attrarre investimenti privati, ma bisogna farlo valutando, controllando e proteggendo la centralità del nostro sistema infrastrutturale.

La prima parte della giornata ha visto l’intervento di Alessandro Aresu, consigliere scientifico della rivista Limes, con una relazione sulla “Guerra tecnologica USA-Cina”. Il ricercatore evidenzia come la Cina domini, per esempio, la piramide dell’industria delle batterie e come a livello globale ci sia una dipendenza da Taiwan per l’industria dei semiconduttori. Mentre gli Usa non sono certo in dismissione a livello di supply chain globale. Tuttavia crescono i controlli sulle esportazioni e il futuro vedrà cicli di ascesa e cadute a seconda delle filiere.

Il dibattito è proseguito sul tema dell’indipendenza energetica:  da un lato Francesco Galletti, senior consultant di The European House-Ambrosetti, indica nel solare e nell’eolico le principali soluzioni per raggiungere l’indipendenza energetica. Da contraltare Luca Romano, fondatore del blog Lavvocato dellatomo sostiene che le  rinnovabili hanno bisogno di una integrazione stabile e continua: “Con il nucleare si riesce decarbonizzando, senza il nucleare no”.

Anche quest’anno l’evento ha ospitato la presentazione, in anteprima esclusiva, della 5^ edizione della Survey di SRM e Contship sui “corridoi logistici” del settore container. Lo Studio è stato condotto attraverso l’analisi dei risultati di interviste a 400 imprese manifatturiere sulle modalità di gestione e organizzazione della loro logistica portuale, sull’intermodalità, sugli incoterms e sui loro progetti di sostenibilità e di digitalizzazione.

La Survey evidenzia alcuni trend: il 32% del traffico import – export avviene via mare; dal 2005 al 2021 il settore container nel Mediterraneo è in crescita del 120% in milioni di TEU. Per quanto riguarda l’impatto della guerra russo-ucraina sulle catene logistiche, la Survey evidenzia che il 42% del campione ha affermato di aver avuto problemi nella catena di approvvigionamento. Il 42% ha dichiarato di trovarsi impreparata ad affrontare la crisi bellica e solo il 21% si sta adoperando a trovare una copertura assicurativa. L’11% ha già pianificato o ha intenzione di attivare politiche di reshoring. Per gli altri dati è possibile consultare l’abstract della Survey in allegato al comunicato stampa.

Tra i temi di novità di quest’anno c’è lo spazio. La corsa è ripartita tra le grandi potenze e rispetto a dieci anni fa ci sono elementi di novità: Simonetta Di Pippo, direttore Space economy evolution lab di Sda Bocconi ha evidenziato come ora investono anche i privati. Mentre Andrea D’Ottavio, coordinatore Spazio di geopolitica.info ha sottolineato come non ci si limiti più allo spazio vicino alla Terra, ma si vanno cercando risorse (es. Luna). Infine i satelliti a bassa quota stanno cambiando la connettività verso l’universalità.