Legambiente : “Sentenza storica che infligge un duro colpo a persone senza scrupoli che distruggono le coste più belle dei nostri mari.“
Napoli, 10 marzo 2022 – Sei anni, due mesi e 20 giorni di reclusione per A.C, considerato uno capo dei datterari di Castellammare di Stabia, uno degli imputati coinvolti nel procedimento in seguito alla maxi inchiesta del marzo 2020 sulla pesca di frodo dei datteri di mare a Napoli e a Capri, coordinata dalla Procura di Napoli. “Una sentenza storica ed importante che infligge un duro colpo a persone senza scrupoli che distruggono le coste più belle dei nostri mari. La pesca di frodo di datteri è una vera e propria emergenza ambientale, un’ industria dell’illegale con un elevato giro d’affari che genera un danno incalcolabile all’ecosistema marino. Oltre alla dura repressione del reato, l’unico strumento per far fronte a questa situazione è quello della sensibilizzazione e dell’informazione. Facciamo appello ai consumatori: ordinare al ristorante un piatto di linguine ai datteri o comprarne in pescheria, è un atto illegale e rende complici di un grave reato ambientale .” In una nota Legambiente, costituita parte civile seguita dall’Avvocato Giuseppe Giarletta commenta la sentenza emessa dal GUP dott.ssa Rosaria Maria Aufieri nei confronti dei primi datterari che avevano richiesto il rito abbreviato nel procedimento in corso a Napoli.