Napoli – Simulavano incidenti da dieci anni per raggirare le assicurazioni. I sanitari lavoravano nei pronto soccorso degli ospedali di Marcianise e Frattamaggiore e in centri diagnostici privati Una grande truffa che vedeva coinvolti anche medici e avvocati: quattro le persone arrestate, una in carcere e tre ai domiciliari, e trentacinque gli indagati nell’inchiesta coordinata dalla Procura di Napoli. Le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata alle truffe assicurative, ricorso a certificati medici falsi, riciclaggio, indebita percezione del reddito di cittadinanza e furto aggravato.
“Sarà la magistratura a confermare le accuse – spiega il deputato dell’alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli – noi però rileviamo che questi imbrogli sono una delle cause e la giustificazione per le compagnie per tenere altissime le tariffe rc auto a Napoli e provincia. A causa dei truffatori e imbroglioni i napoletani onesti pagano cifre da capogiro. Per questo chiediamo pene pesantissime e la modifica della normativa a partire da chi non commette sinistri”.