Le normative SOLAS del 2002 per l’uso di materiali diversi dall’acciaio nella costruzione navale hanno aperto un filone di ricerca incentrato sullo sfruttamento dei materiali compositi. La sperimentazione di nuovi prodotti, in grado di assicurare maggiore leggerezza nella realizzazione di sovrastrutture, ponti e tughe, è andata di pari passo con le norme che regolano gli standard di sicurezza antincendio (a differenza dell’acciaio e dei materiali equivalenti, la presenza di schiuma e plastica, tipica dei composti, può produrre fumi tossici). In quest’ambito il progetto Nanocore, finanziato dall’Ue, ha sviluppato una nuova tecnologia di produzione efficiente in termini di costi per le strutture a sandwich (materiali con un’anima di schiuma polimerica con ritardanti di fiamma non tossici e proprietà meccaniche migliorate).
Attualmente la maggior parte dei sistemi additivi di ritardanti di fiamma (FR) usati nelle schiume polimeriche non riesce a soddisfare i nuovi standard SOLAS. Nasce da qui l’esigenza di una nuova generazione di sistemi di additivi per ridurre la tossicità del fumo e conferire proprietà di resistenza al fuoco. È proprio ciò che sta sviluppando Nanocore, con un metodo basato sulla combinazione di nanoparticelle modificate con un ritardante di fiamma contenente fosforo.
La tecnologia sviluppata durante il progetto – spiegano i responsabili del progetto – sarà trasferibile in modo semplice e diretto ad altri materiali a base polimerica, come materiali termoplastici di larga diffusione, polimeri termoindurenti, compositi e altre schiume, permettendo ad essi di soddisfare i nuovi requisiti definiti in SOLAS. In effetti, si prevede che l’uso di questa tecnologia non sarà limitato all’industria della costruzione navale. Il team del progetto si aspetta che tutte le applicazioni di materiali plastici che richiedono proprietà FST (tecnologia e scienza antincendio) possano essere soddisfatte dal sistema Nanocore.