Prima riunione del Comitato portuale di Napoli dopo il decreto del ministero delle Infrastrutture del 3 giugno che attribuisce al Commissario straordinario, Francesco Karrer, “compiti e funzioni dei Presidenti delle Autorità portuali”. Al centro della seduta un riepilogo delle attività fin qui svolte in merito a riordino delle concessioni, lavori infrastrutturali in corso, piano regolatore e Grande Progetto). Karrer ha proposto un calendario di sedute per sottolineare l’impegno ad affrontare le questioni principali per la ripresa dello scalo partenopeo: la revisione del nuovo piano regolatore ( il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha rinviato all’AP il documento urbanistico) e l’ attuazione del Grande Progetto; per passare quindi alla verifica delle concessioni e della riscossione dei canoni dovuti. “Per quanto riguarda il Nuovo Piano Regolatore – ha precisato il Commissario – si tratta di riorganizzarlo tenendo conto che si tratta del piano dell’intera circoscrizione portuale comprensivo del porto di Castellammare e che è stato istituito un tavolo tecnico per affrontare la ridefinizione di alcune aree come quella della darsena petroli dove si svolge il traffico petroli e di gas, strategico per l’intero Mezzogiorno. Sul Grande Progetto sono state rimesse in sequenza logica alcune opere propedeutiche a quelle previste nel grande progetto. Mi riferisco al bando appena partito per la costruzione di un depuratore cui dovrà far riferimento la nuova rete fognaria ( opera del GP). Si è invece in attesa dell’autorizzazione del Ministero dell’Ambiente per le opere di dragaggio di 1 milione e 200 m3 di sedimenti del porto”. Discussione ampia anche sulla questione del dragaggio in quanto strettamente connesso al completamento della cassa di colmata in corso di costruzione nella Darsena di Levante. La richiesta prevalente è stata rivolta agli Enti Locali e alla Regione Campania perché sostengano l’Autorità Portuale nella conclusione dell’iter di approvazione da parte del Ministero dell’Ambiente. Approvata la relazione annuale del Segretario Generale, Emilio Squillante, si è deciso di riviare ai primi di settembre l’approvazione del bilancio consuntivo 2013, per approfondire alcuni profili ivi compreso quello relativo al contratto collettivo nazionale di lavoro dei porti, mentre sono state approvate a maggioranza le variazioni al bilancio di previsione 2014. Il bilancio di previsione è stato rivisto con le seguenti modifiche: avanzi di cassa ammonta a euro 42.249.612,00, l’avanzo finanziario a euro 81.282.882,00 ( – euro 22.352.188,00) l’avanzo economico a euro 267.812,00 Questo, come ha spiegato il Dirigente dell’Area, è stato dovuto ad una riduzione delle entrate. Prima di chiudere la riunione sono stati esaminate e deliberate: l’autorizzazione, art.16 legge 84/94 alla società ISE all’esercizio dell’attività di manovre ferroviarie in porto ( ha acquisito il ramo d’azienda della ex società Ferport) e approvata la cancellazione di alcuni residui passivi e attive di alcune società operanti nel porto.