• 21 Novembre 2024 16:37

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Apprezzamento da Ucina e Assilea

 

Un provvedimento per il rilancio del mercato dell’usato nautico è stato approvato all’interno della legge di conversione del Decreto Fiscale sulle semplificazioni fiscali. Si tratta del cosiddetto “regime del margine IVA” anche alle rivendite di contratti di leasing acquisiti da clienti privati.

Il caso esemplificativo è il settore della nautica da diporto: a differenza di quanto avveniva fino ad oggi dove, nella compravendita di un contratto di leasing, l’IVA veniva pagata sia dal primo utilizzatore sia da quelli successivi, con il nuovo provvedimento, nel momento in cui un cantiere subentra in un contratto di leasing ritirando un’unità usata, l’importo dell’IVA non verrà più calcolato sull’intero valore del contratto ma sul solo margine di realizzo di vendita, ovvero la differenza tra il prezzo pagato dal cantiere al locatario privato e quello a cui il cantiere lo rivenderà ad un nuovo utilizzatore.

Nell’ottica della semplificazione fiscale indicata dal legislatore nel titolo del provvedimento, esso può rappresentare un buon presupposto per dare nuovo impulso al mercato del leasing nautico, una realtà che, al 31 dicembre 2011, valeva 613 milioni di euro, e, più in generale riattivare il mercato dell’usato nel nostro Paese. Nel quinquennio precedente il 2009, il leasing nautico ha fruttato all’erario 800 milioni di euro di IVA.

La disposizione – salutata in modo positivo da Ucina e Assilea – è un’ulteriore tessera che si va ad aggiungere al mosaico di iniziative recentemente varate dal Governo tra cui la trasformazione della tassa di stazionamento in imposta di possesso sul bene e modificata da tassa giornaliera a tassa annuale, con conseguente riduzione degli importi compresa tra il 50% e il 90% rispetto a quelli originariamente previsti.

Tra le altre iniziative – ricordano le due associazioni –  ci sono anche la semplificazione delle procedure relative alla realizzazione di porti turistici attraverso lo strumento del project financing, la semplificazione dell’attività di “noleggio occasionale” che consente ai proprietari di unità superiori ai 10 metri di poter esercitare in prima persona la locazione, la semplificazione del regime doganale delle navi da diporto extra UE, che consentirà ai porti italiani di diventare home port per le grandi unità estere (dai 24 metri in su).

Novità anche per ciò che riguarda il regime dell’export: la semplificazione prevede che le unità possano intendersi destinate al consumo dentro o fuori dal territorio doganale su semplice rilascio di una dichiarazione rispettivamente di importazione definitiva o di esportazione definitiva da parte dell’armatore con una grande risparmio di tempo e riduzione della burocrazia.

Foto Ansa