Il nuovo Studio Allianz Trade analizza il comparto che risulta in forte crescita nonostante le difficoltà di ammodernamento delle flotte
Dopo aver quasi raddoppiato i ricavi nel 2021, il settore globale del trasporto di container si dirige verso un altro anno record poiché le tariffe di trasporto non mostrano segni di forte rallentamento. Considerando un campione di 30 compagnie di navigazione globali, il tasso di crescita medio dei ricavi del settore è stato del +70% a/a nel 2021, per un totale di circa 11 miliardi di dollari per azienda. L’utile netto medio è stato di 3,5 miliardi di dollari, particolarmente elevato per un settore che negli ultimi cinque anni ha appena raggiunto il pareggio.
Il nuovo studio di Allianz Trade, Ieader mondiale dell’assicurazione crediti, stima che i ricavi del settore aumenteranno nel 2022 del +19% a/a e che il relativo flusso di cassa operativo crescerà del +8% a/a. Il risultato atteso è estremamente ragguardevole in quanto le tariffe per il trasporto sono diminuite del 32% da inizio anno sebbene ancora al di sopra della media pre-pandemia (6.400 USD a container da quaranta piedi contro i 1.450 USD). È probabile che le tariffe rimarranno elevate anche nel 2023 proseguendo però il trend di aggiustamento verso il basso a 4.550 USD per container.
La generazione di cassa, superiore alle previsioni, ha aiutato le compagnie di navigazione a conformarsi ai nuovi standard ESG (con investimenti in crescita del +61% a/a nel 2021), mentre, il debito lordo è sceso del -5% a/a nel 2021. Lo studio prevede che le aziende ridurranno ulteriormente l’indebitamento nel 2022 e nel 2023 (rispettivamente -16% e -11% a/a), elemento finanziario fondamentale in un contesto in cui i tassi di interesse risultano in crescita.
Tuttavia, nonostante l’aumento degli investimenti, la capacità di spedizione non aumenterà tanto quanto previsto né tanto velocemente quanto desiderato.
I recenti sforzi di investimento, sebbene ingenti, non sono stati in linea con le capacità del settore e la maggior parte dell’incremento si spiega con il fatto che il prezzo delle nuove navi sia raddoppiato rispetto allo scorso anno. Inoltre, solo il 35% degli ordini dovrebbe essere consegnato nel 2023 e il 39% nel 2024, quindi, è probabile che queste navi modernizzino la flotta invece di espanderla, poiché i regolamenti stringenti dell’International Maritime Organization costringeranno le aziende a ritirare le navi più vecchie entro il 2023.