Approvato lo schema per il protocollo d’intesa. Piano da 240 milioni
Un altro tassello nella composizione del Grande Progetto del porto di Napoli. Dopo Salerno la Regione ha ufficialmente approvato lo schema di protocollo d’intesa con l’Autorità portuale per il piano “Logistica e Porti. Sistema integrato portuale di Napoli”. Un piano da 240 milioni di euro (obiettivo operativo 4.8 dell’Asse IV del Por Campania 2007-13) che traghetterà lo scalo partenopeo nel nuovo secolo puntando sullo sviluppo delle capacità logistiche ed intermodali dell’area portuale; sul rafforzamento dei collegamenti con il Mediterraneo in un’ottica di rete portuale regionale; sulla valorizzazione dell’area orientale della città.
La Regione, contestualmente, ha disposto l’erogazione nei confronti dell’Ap di 4.800.000 euro a titolo di “anticipazione per le spese di sola progettazione”, pari al 2% del costo ammesso del Grande Progetto.
Il protocollo d’intesa, finalizzato a definire impegni e modalità attuative per l’Accordo di programma tra Palazzo S. Lucia ed ente portuale, prevede, tra l’altro, il ricorso a strumenti di snellimento dell’attività amministrativa, l’impegno ad assumere le iniziative ritenute necessarie “al fine di garantire il pieno rispetto della legalità, della trasparenza e la prevenzione di tentativi di infiltrazione della criminalità negli affidamenti e nelle relative procedure dei lavori”, l’istituzione di una “Cabina di regia” con compiti “di indirizzo, impulso e coordinamento strategico”.
Il documento, inoltre, affida all’Autorità portuale “le attività di coordinamento in fase di progettazione esecuzione, direzione dei lavori, coordinamento della sicurezza, collaudo, rendicontazione”, prevedendo un suo concorso economico per opere complementari ritenute “utili per rafforzare l’intervento complessivo”.
Questi gli importi per i singoli interventi:
Realizzazione di un impianto di carico all’esterno della diga foranea a servizio del terminal petroli, con realizzazione del piping sottomarino di collegamento alla rete retro portuale, incluso le opere di demolizione delle sovrastrutture impiantistiche della darsena petroli e la messa in sicurezza degli attuali impianti di carico ai serbatoi ubicati negli impianti di Napoli Est: 35.000.000
Formazione della cassa di colmata a mare per il tombamento della darsena dei petroli (90.000mq): 50.000.000
Bonifica superficiale da ordigni bellici inesplosi presenti sui fondali nell’ambito del bacino del porto di Napoli, dalla rada a ridosso del Molo S. Vincenzo e dell’Avamporto e salpamento di relitti e di massi antisommergibile: 5.000.000
Escavo dei fondali dell’area orientale del porto di Napoli, con deposito in cassa di colmata della darsena di levante dei materiali provenienti dall’escavo: 50.000.000
Prolungamento e adeguamento funzionale diga Duca d’Aosta: 20.000.000
Escavo dei fondali dell’avamporto, dell’area di evoluzione e dello specchio acqueo portuale di ponente, con deposito differenziato in cassa di colmata da 800.000mc (tombamento darsena petroli) dei materiali provenienti dall’escavo: 22.000.000
Interventi per la riorganizzazione, la riqualificazione e l’ampliamento dell’area destinata alla cantieristica navale alla darsena della Marinella: 12.000.000
Rimodulazione della rete della viabilità interna portuale, con realizzazione di un sistema di sottopassi e gallerie, in area del demanio marittimo portuale: 11.200.000
Realizzazione del completamento della rete fognaria portuale: 16.800.000
Piano di efficientamento energetico del porto di Napoli con utilizzo delle superfici di copertura degli edifici demaniali e delle aree presenti sulla diga foranea: 10.000.000
Rilevamento, recupero e restauro di relitti e di reperti di archeologia navale presenti sui fondali del porto di Napoli, allestimento di uno spazio da adibire a cantiere di restauro all’aperto e di spazi espositivi. Area intervento: porto storico ed avamporto (500.00m²) formazione di un museo aperto delle attività di restauro: 6.000.000
Allestimento di spazi espositivi in area portuale di materiali provenienti dagli scavi archeologici: 2.000.000
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