Infrastrutture adeguate per recuperare i traffici
Infrastrutturazione, promozione, politiche green. Il Piano Operativo Triennale 2013 – 2015 della Port Authority del Nord Sardegna parte da questi tre punti. Senza nascondere le difficoltà dovute alla crisi, con una flessione dei volumi dei traffici marittimi, iniziata nel secondo semestre 2010, che, nel 2012, ha sancito una perdita di oltre 650 mila passeggeri rispetto al 2011 e quasi 2 milioni rispetto al 2010.
Numeri pesanti che però “non hanno intaccato la strategicità dei tre porti di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres nell’economia dei trasporti della Regione Sardegna”. “Il cabotaggio – sottolinea il documento – soddisfa ancora oggi il 50% circa del movimento totale dei passeggeri da e per l’isola e, soprattutto, oltre il 99% di quello merci provenienti da più direttrici”.
Dal punto di vista infrastrutturale, il Pot confida nella “creazione di spazi adeguati per la movimentazione e lo stoccaggio delle merci”, obiettivo che sarà possibile con l’approvazione dei piani regolatori portuali di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres.
Un potenziamento che unito a una seria politica promozionale tenderà a conquistare un posto di rilievo nel mercato della crociere, in crescendo dal 2005 e con un bilancio di 142 scali per il 2012.
“Alla luce degli scenari internazionali che si vanno delineando mese dopo mese (l’aumento delle violenze nei paesi del Nord Africa, le recenti tensioni i Turchia e le ultime disposizioni del governo italiano in materia ambientale) gli anni a venire – spiega l’Ap – si riveleranno propizi per un’ulteriore risalita dei traffici crocieristici. Pertanto, al fine di soddisfare la richiesta di accosti, il Pot prevede, oltre allo sviluppo delle attività promozionali (compatibilmente con la riduzione della spesa pubblica), ulteriori investimenti infrastrutturali che permettano di accogliere in sicurezza le crociere.