L’azienda di Grumello Cremonese registra una crescita esponenziale degli ordinativi
Grumello Cremonese, 30 giugno 2021 – L’economia del mare sta ripartendo. In seguito a 12 mesi di stallo causati dall’incertezza derivante dalla pandemia, la cantieristica navale sta, oggi, riprendendo quota. Nuova Oleodinamica Bonvicini, storicamente e intrinsecamente legata all’economia blu, registra un forte incremento degli ordinativi.
È un 2021 dalle mille sfaccettature quello che si snoda giorno dopo giorno per l’azienda di Grumello Cremonese. La dilazione degli ordini 2020 del settore navale, concorrono alla messa a terra delle le previsioni di inizio anno prospettate della società: una crescita esponenziale dell’economia del mare dovuta alle diverse necessità degli armatori. Da un lato riprendere i progetti sospesi durante i mesi peggiori della pandemia, dall’altra dare nuova linfa alle flotte.
«Rispetto ad altri settori che stanno subendo i contraccolpi della scarsità di materia prima, il settore della cantieristica navale è in fermento. Abbiamo registrato una crescita esponenziale degli ordini in questi primi sei mesi dell’anno. Questo ci dà grande fiducia nell’ottica di un ritorno ai livelli pre-covid già nel prossimo 2022. Per la fine del 2021 si prevede la ripresa quasi integrale del settore sia in ambito militare, sia in ambito cruise. Negli ultimi mesi il mercato ha beneficiato della conclusione grosse commesse dei migliori cantieri italiani per la fornitura di navi alle marine militari del sud-est asiatico. La collaborazione con questi player è, ormai, di casa presso Nuova Oleodinamica Bonvicini, grazie all’affidabilità delle soluzioni che forniamo e alla capacità di gestione di ogni singola commessa con team di specialisti dedicati», commenta Marco Maccagni, direttore commerciale di Nuova Oleodinamica Bonvicini.
Il settore della cantieristica navale necessita di partner in grado di fornire output sempre diversi e customizzati per ogni commessa perché ogni nave presenta delle peculiarità derivanti dalla sua funzione. Tra i punti comuni ad ogni richiesta l’affidabilità e la durabilità nel tempo del cilindro oleodinamico sono fondamentali. Dato il particolare tipo di utilizzo, queste parti meccaniche devono garantire ottime prestazioni per lunghi periodi, spesso senza subire interruzioni e senza la possibilità di eseguire una manutenzione straordinaria in breve tempo. Le soluzioni dell’azienda di Grumello Cremonese rispondono esattamente a tale necessità, ed è proprio questa la ragione per cui sono richieste in tutto il mondo dai maggiori protagonisti della cantieristica navale.
IL PROFILO – Nuova Oleodinamica Bonvicini sorge nel 1985 quando Mariangela Capellini acquisisce il marchio e il complesso industriale di Grumello Cremonese della ex Oleodinamica Cremonese, un’area di 36.000 metri quadri. Una scelta coraggiosa che, per merito del grande impegno e degli sforzi dei nuovi soci, consente di rilanciare la società sul mercato e farla diventare punto di riferimento internazionale per la produzione di grossa cilindristica customizzata. Nuova Oleodinamica Bonvicini è altamente specializzata nello studio, progettazione e realizzazione completa di cilindri oleodinamici e pneumatici di medie e grandi dimensioni. Le soluzioni tecniche applicate, la qualità dei materiali utilizzati e la cura per i dettagli hanno caratterizzato negli anni l’operato dell’azienda alle porte di Cremona, ormai divenuta sinonimo di precisione e affidabilità. La Nuova Oleodinamica Bonvicini è un esempio di intraprendenza e dinamismo imprenditoriale, una delle poche aziende in Italia con le professionalità e le tecnologie idonee per la produzione di cilindri di notevoli dimensioni. La presenza di ingegneri qualificati nei settori progettazione, programmazione e qualità ha messo l’impresa in condizione di potersi inserire e competere nei mercati mondiali imponendo la sua presenza a livello mondo. L’azienda progetta e produce interamente in Italia. Il know how è, infatti, orgogliosamente made in Italy perché l’obiettivo della Società è sempre stato quello di portare l’imprenditoria cremonese e l’artigianalità italiana al di fuori dei confini nazionali.