Paestum, 29 novembre 2021 – Si è conclusa la BMTA, Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico , tenutasi dal 25 al 30 novembre a Paestum, e tra gli espositori esteri non poteva mancare la Turchia che ha raccontato le sue bellezze storico artistiche e le novità che, in campo archeologico, stanno catturando l’attenzione di studiosi e appassionati di tutto il mondo.
Uno stand dunque, ma anche un convegno nella seconda giornata, dal titolo “nuove scoperte nell’Anatolia Neolitica: Karahantepe” illustrate dal Professore Necmi Karul del Dipartimento di Preistoria dell’Università di Istanbul.
Karahantepe è a 55 km da Saliurfa e a 40 km da Göbeklitepe ed è uno dei sette scavi della pianura di Harran coinvolti nel progetto TAŞ TEPELER insieme a quelli di Gürcütepe, Sayburç, Çakmaktepe, Sefertepe, Göbeklitepe e il tumulo di Yeni Mahalle. Qui a Karahantepe le attività archeologiche sono iniziate seppur brevemente nel 2019 per poi proseguire nel 2020 e 2021 fino a coinvolgere un’area complessiva di 2500 mq.
A Karahantepe scavando nella struttura centrale sono stati trovati numerosi reperti esposti da settembre 2021 al Museo Archeologico di Şanlıurfa; preziosi contributi di epoca preistorica in grado di farci scoprire di più su quella che era la vita quotidiana e i rituali di certe civiltà. Tra questi una persona che porta un leopardo vivo sulla schiena, una mirabile scoperta che impone di riesaminare il rapporto uomo-animale.
Il progetto TAŞ TEPELER fortemente supportato dal Ministero del Turismo della Repubblica di Turchia rivela il luogo in cui è avvenuto il cambiamento nella storia dell’umanità e una grande trasformazione del modo di vivere, sia dei cacciatori che degli agricoltori. Il Progetto TAŞ TEPELER mette in luce anche l’evoluzione delle case; sono infatti emersi villaggi e allo stesso tempo si parla di una stratificazione della società nonché l’inizio delle attività commerciali.